Nasce "Orbita" la prima "Casa della Partecipazione" di Palermo

Nasce “Orbita” la prima “Casa della Partecipazione” di Palermo

Nell'ex Museo della Scuola in via Alloro alla Kalsa
L'INIZIATIVA
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Si chiama Orbita la prima Casa della Partecipazione di Palermo, che inaugura le sue attività nel cuore del quartiere Kalsa, nell’ex Museo della Scuola in via Alloro 95.

ll progetto, promosso dalle associazioni neu[nòi] – spazio al lavoro, Sguardi Urbani, Idea e Azione e Teatro Atlante in stretta collaborazione con il Comune di Palermo, rappresenta una tappa storica per la città. “È infatti la prima applicazione concreta del Regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni su un immobile pubblico – si legge in una nota – trasformando uno spazio in stato di degrado da oltre un decennio in un hub di quartiere aperto, inclusivo e multifunzionale”.

A spiegare il senso del nome è Michelangelo Pavia, proponente del patto di collaborazione: “Abbiamo scelto il nome ‘Orbita’ perché la partecipazione non è statica, ma è un movimento continuo, come un sistema orbitale in cui ogni corpo trova il suo equilibrio solo in relazione agli altri. Vogliamo che questo sia un luogo dove nessuno gira a vuoto: ogni progetto, gruppo o idea può seguire la propria traiettoria se c’è una forza che tiene tutto insieme, senza trattenere. Orbita sarà un campo gravitazionale per la cittadinanza attiva, uno spazio per provare ogni giorno a trovare nuovi equilibri tra le differenze, tra i desideri, tra le visioni”.

“Con l’avvio delle attività della Casa della partecipazione in via Alloro si concretizza il patto di collaborazione – spiega l’assessore alla Rigenerazione urbana, Maurizio Carta -. L’istituzione è un primo tassello di una strategia di coproduzione dello spazio urbano che l’Amministrazione sta portando avanti anche come parte del processo di redazione del nuovo piano urbanistico generale”. La Casa della Partecipazione promossa dalla cittadinanza attiva in collaborazione con il Comune vuole essere un punto di incontro stabile tra cittadine, cittadini, istituzioni e portatori di interesse. Da oggi la partecipazione, oltre a essere un processo indispensabile, ha anche una casa civica, aperta e collaborativa: uno spazio reale che riqualifica un luogo, riattiva reti e diventa esso stesso l’innesco della rigenerazione urbana”.

“Non sarà un luogo confinato dentro le sue mura, ma sarà aperto al territorio e, sono certo – conclude Carta – invaderà il quartiere e forse tutto il centro storico della sua energia partecipativa a supporto di strategie urbanistiche, sociali, culturali ed economiche. Il patto di collaborazione impegna il Comune e le associazioni che gestiranno la Casa della Partecipazione a coinvolgere in questo percorso tutte le realtà interessate a collaborare, perché è un progetto collettivo che prevede un confronto costante con La Giunta, il Consiglio e la Prima Circoscrizione nella convinzione che solo una relazione continua tra abitanti e amministrazione possa generare trasformazioni reali e durature. Ringrazio Michelangelo Pavia e tutti i proponenti del patto per aver reso concreto un nuovo modo di co-produrre beni comuni.”

Orbita sarà un laboratorio aperto a tutti, con un programma di attività pensato per rispondere ai bisogni del quartiere e rafforzare il dialogo tra cittadini e istituzioni. Tra le prime iniziative in partenza, molte delle quali realizzate nell’ambito del progetto New Inherit, ci saranno: Sportelli informativi e di collegamento con i servizi del Comune rivolti alle famiglie, Incontri tematici di quartiere e assemblee di gestione facilitate per discutere del regolamento interno, un Book Club mensile, laboratori di Teatro dell’Oppresso sul tema dei beni comuni e serate di scambio linguistico come il Caffè Vuci, uno sportello didattico per il supporto scolastico attivo tre volte a settimana e un guardaroba solidale.

Un aspetto innovativo del progetto è il coinvolgimento di persone in percorsi di giustizia riparativa, che parteciperanno alla cura e alla manutenzione del bene comune. Questa collaborazione, già attiva grazie all’associazione Idea e Azione che con loro si sta prendendo cura di molti pezzi del quartiere, sarà potenziata all’interno di Orbita.

Il progetto ha recentemente ottenuto un ulteriore e importante sostegno: un finanziamento dall’8×1000 della Chiesa Valdese, che permetterà di migliorare ulteriormente gli spazi e di incrementare le attività in programma.


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