Natale in sordina in Sicilia | Tutto esaurito a Capodanno - Live Sicilia

Natale in sordina in Sicilia | Tutto esaurito a Capodanno

Domenico Torrisi, presidente di Federalberghi Sicilia: "Ma il buon risultato di un così breve periodo non può risolvere i problemi di un anno". critiche al governo regionale: "Non esiste un piano per il turismo".

PALERMO – Feste in chiaroscuro per il turismo in Sicilia. Secondo Federalberghi, mentre le prenotazioni per i giorni 24-25-26 dicembre sono state in sordina, rimanendo numericamente uguali agli anni scorsi, tra il 30 dicembre e l’1 gennaio, in tutte le strutture alberghiere dell’Isola, s’è registrato un boom di prenotazioni, con il tutto esaurito per la notte di Capodanno.

“Il periodo di permanenza è sceso – spiega Domenico Torrisi, presidente di Federalberghi Sicilia –, adesso si prenota per un giorno, due al massimo, e i risultati raggiunti in un giorno non possono certo risolvere i problemi di un anno. Pacchetti e promozioni non bastano a invogliare i turisti con le tasche sempre più vuote”. A scegliere la Sicilia a Capodanno sono stati per lo più gli italiani, mentre tra gli stranieri le presenza più diffuse sono quelle di tedeschi, francesi e inglesi. In crescita anche gli spagnoli, mentre una buona fetta è costituita dal turismo interno, ossia da siciliani che si limitano a brevi spostamenti nella Regione. “L’isola – assicura Torrisi – resta, nonostante la crisi, un prodotto appetibile, la seconda regione, dopo la Valle d’Aosta, scelta dai turisti in questo periodo”.

A confermarlo sono anche i numeri registrati dall’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo. Nel periodo natalizio, infatti, sono stati registrati aumenti considerevoli di traffico passeggeri e di voli in entrata e uscita. Nei giorni tra il 20 e il 25 dicembre, dallo scalo palermitano sono passati oltre 60mila passeggeri. Nello stesso periodo, i voli sono cresciuti del 16 per cento, mentre i passeggeri del 7 per cento rispetto al 2012. “L’apertura di nuove basi aeree nello scalo aeroportuale e l’innesto di nuovi voli internazionali e nazionali – afferma Fabio Giambrone, presidente della Gesap, la società di gestione dello scalo – ci permettono un buon recupero di passeggeri. Da gennaio la tendenza si prevede ulteriormente in aumento”.

Le località turistiche però, continuano a separarsi nettamente tra chi vede i numeri costantemente in crescita e chi segna dati negativi da anni. “Se Taormina resta la punta di diamante meta di un turismo di lusso – spiega ancora Torrisi -, cresce anche San Vito Lo Capo, nel Trapanese. Soffre della crisi, invece, Cefalù, nel Palermitano, mentre le grandi città, come Palermo e Catania restano mete interessanti, anche grazie alle iniziative proposte dalle amministrazioni comunali nel periodo natalizio. Va male, invece, alle Eolie, Lampedusa o Pantelleria, penalizzate dai collegamenti ed ancora poco capaci di destagionalizzarsi nell’offerta turistica”.

Infine, il presidente di Federalberghi Sicilia punta il dito sulla mancanza di un piano certo delle istituzioni per il turismo nell’Isola. “Per il nostro comparto, il Governo regionale non ha fatto nulla. Non è colpa dell’assessore Stancheris, ma non ha gli strumenti necessari per intervenire, dal momento che molte delle funzioni sono state assegnate all’assessorato alle Attività Produttive e i fondi sono drenati per altre attività. Durante il primo anno del Governo Crocetta, abbiamo solo sentito demonizzare quanto è stato fatto in passato, ma nessuno si occupa del presente e meno che mai parla di futuro, con una programmazione attenta e di lungo respiro. Insomma, per il comparto non si è fatto nulla. Quindi, è evidente che questo, come i Governi precedenti, non considera il turismo una questione centrale”.


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