Natale schiacciato dalle tasse| Pochi regali sotto l'albero - Live Sicilia

Natale schiacciato dalle tasse| Pochi regali sotto l’albero

I dati forniti dall'Osservatorio di Federconsumatori descrivono un dato allarmante: nelle tasche dei palermitani rimarrà poco più dell'8 percento della tredicesima da spendere per le feste. Eppure c'è chi, nonostante l'aumento delle tasse, non rinuncia a qualche piccolo acquisto natalizio. Livesicilia lancia il sondaggio “E tu come hai speso la tredicesima?”.

il dato di federconsumatori
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PALERMO – C’era una volta la tredicesima natalizia che risollevava la situazione economica nel periodo delle feste e consentiva di comprare “last minute” i regali da mettere sotto l’albero. Quel periodo però sembra ormai un ricordo sbiadito nelle menti dei palermitani. La tredicesima c’è ancora, il problema è per cosa la si spende.

Anche quest’anno, infatti, nelle tasche dei consumatori del capoluogo la percentuale dello stipendio aggiuntivo, destinata ai regali e al cenone di Natale, sarà inferiore a quella degli anni precedenti. Il 63,70 per cento della tredicesima – come dire: la maggior parte – sarà destinata a pagare Imu, Tares, mutui, Rc auto e bollo, lasciando poco più di qualche briciola alle spese familiari e festive. A lanciare l’allarme è stato l’Osservatorio di Fedeconsumatori che, dopo le rilevazioni effettuate su un campione di 843 persone in merito al tredicesimo stipendio, ha riscontrato un enorme incremento del numero di palermitani che sarà costretto a risanare debiti pregressi a causa di stipendi e pensioni non più sufficienti ad arrivare a fine mese.

“Quest’anno mi sono arrivati da pagare 200 euro di Tares” è questa la risposta di un passante che gira per i negozi del centro città alla ricerca di quel cosiddetto ‘pensiero’ che non vada oltre il budget destinato per le feste. “Quest’anno spenderò al massimo cento euro per fare regali ai parenti più stretti – ci dice un impiegato – purtroppo le tasse ci concedono poco margine anche e sopratutto per le spese personali”. Fra le categorie maggiormente investite dal carovita c’è quella dei pensionati: “Tra Imu e canone Rai – afferma la 72enne R.L – potrò fare regali solo ai miei nipoti”. A conferma che quello targato 2013 sarà un Natale di ‘vacche magre’ anche la testimonianza del 47enne T.S: “Nonostante sia single e viva una situazione economica per nulla disagiata le tasse in aumento influenzeranno parecchio le mie spese natalizie”.

Come se le tassazioni sempre più opprimenti non bastassero, i palermitani si troveranno inoltre ad affrontare le scadenze mensili dei pagamenti rateali che oggi – secondo Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori – “rappresentano uno strumento di cui si è fatto fin troppo abuso e che, accostato all’uso devastante delle carte revolving per pagare la spesa, rappresenta la prima fonte di indebitamento dei consumatori”. Una delle conseguenze più drammatiche di una situazione così critica è certamente l’aumento dei pignoramenti e dei provvedimenti immobiliari. “Secondo i dati raccolti dai tribunali ed elaborati da Adusbef – prosegue Vizzini – l’incremento di tali provvedimenti è stato di oltre il 37 percento dal 2008 al 2012 e per quest’anno si prevede un ulteriore aumento”.

Dall’altra parte della trincea ci sono ovviamente i commercianti, i primi a tenere il polso del naturale calo delle vendite. Secondo una recente indagine di Confcommercio sulle previsioni d’acquisto natalizie anche in Sicilia saranno privilegiati i regali gastronomici, i beni tecnologici, i libri e i prodotti per la cura della persona. “Il Natale siciliano sarà all’insegna della sobrietà – ha detto la vicepresidente di Confocommercio Patrizia Di Dio – e del regalo ‘utile’. C’è tantissima gente che opterà dunque per l’abbigliamento e per le calzature con un trend positivo per il settore della moda. Un altro dato confortante – prosegue la Di Dio – è quello che vedrà privilegiato il piccolo commercio rispetto alla grande distribuzione. Da non dimenticare c’è infine anche il settore dei giochi per bambini che non subirà cali sostanziali”.

Per regali e addobbi natalizi dunque i palermitani avranno ben poca liquidità a disposizione, eppure – sempre secondo le stime di Federconsumatori – sembra proprio che quel risicato 8 percento rimanente della tredicesima verrà speso proprio per il pranzo di Natale, per addobbi, regali e per qualche acquisto del nuovo anno in previsione dei saldi che inizieranno il prossimo 4 gennaio.

Anche fra i consumatori, secondo le stime di Confcommercio, ci sono sostanziali differenze. Colpisce la contenuta quota che incrementerà i propri standard di spesa (solo l’1,8%). Quanto al budget previsto, oltre nove consumatori su dieci non sono intenzionati a spendere oltre 300 euro. Diminuisce quindi rispetto al Natale 2012 il budget messo a disposizione per gli acquisti di Natale a testimonianza della persistente e sempre più difficoltosa congiuntura economica. Analizzando il fenomeno nel dettaglio, si evince come ben il 31,5% dei consumatori stanzierà un budget inferiore ai 100 euro, il 63,5% tra i 100 ed i 300 euro. Soltanto il 5,0% è intenzionato a spendere oltre 300 euro per i regali. Se i più colpiti dalla crisi sono stati i residenti delle aree metropolitane, a ridurre maggiormente il proprio budget per gli acquisti natalizi sono in prevalenza i giovani fino a 34 anni, gli anziani oltre i 64, con le donne che sopravanzano gli uomini nel risparmio.

Come contrastare dunque il predominio imposto dal settore gastronomico (sopratutto con l’acquisto di vino) e a quello tecnologico (smartphone, tablet e tv)? Nei negozi d’abbigliamenti ad esempi si adottano alcune strategie di marketing. “Per arginare la diffifenza che la clientela pone in attesa dei saldi di gennaio – conclude la vicepresidente Di Dio – molte attività optano per delle promozioni sui propri prodotti. Pratica in teoria vietata dalla legge ma che negli ultimi anni è stata avallata, in primis da Confcommercio, liberalizzando il settore. In questo modo il cliente, già indeciso su come spendere il proprio budget, viene invogliato anche in un mese difficile come quello di dicembre”.

Livesicilia lancia il sondaggio per scoprire come è stata spesa la tredicesima. La parola passa a voi lettori.


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