Né Finanziaria, né manager | La giunta delle fumate nere - Live Sicilia

Né Finanziaria, né manager | La giunta delle fumate nere

La manovra non è arrivata al tavolo del governo. Ma si è discusso fino a mezzanotte di nomine nella Sanità: ecco conferme e new entry.

PALERMO – Tutto rimandato. A lunedì, per la precisione, quando il governo regionale si riunirà, quasi certamente a Catania. Intanto, la giunta di ieri, terminata oltre la mezzanotte, non ha portato i risultati in qualche modo previsti: né Finanziaria, né manager della Sanità. Solo, per il momento, fumate nere. O comunque un rinvio ad altro momento.

A dirla tutta, le nomine dei direttori generali di Asp e ospedali non erano all’ordine del giorno. Ma dell’argomento si è parlato, eccome. Prendendo atto di conferme e nomi nuovi. E soprattutto degli ostacoli più alti: al momento, le nomine dei Policlinici da concordare con i rettori.

Era, invece, all’ordine del giorno del governo la presentazione della manovra finanziaria. Ma né il bilancio né la legge di stabilità sono arrivati sul tavolo della giunta. Tutto rimandato ad altri momenti. A lunedì, appunto, se i documenti saranno pronti. Lì, invece, il nodo da sciogliere è quello relativo alle richieste avanzate dai singoli assessori. Troppi soldi in più rispetto a un primo bozzone del bilancio. E così, bisognerà tagliare tra 600 e 800 milioni. E il punto è proprio quello: dove tagliare?

E così, visto che gli argomenti previsti all’ordine del giorno non si sono materializzati nella riunione di governo, l’esecutivo ne ha approfittato prima per qualche decisione di piccolo cabotaggio, relative essenzialmente ad alcuni uffici di stretta collaborazione del governo, e poi, appunto alla lunga discussione sui manager.

Fino a ieri pomeriggio le grandi manovre sembravano condurre all’ottimismo in vista di una chiusura in poche ore. Gli incontri negli assessorati sono stati tanti e frequentissimi. Alla fine, però, la quadra non è stata trovata. Anche se la questione, oggi, sembra più “geopolitica”. I nomi, infatti, in buona parte ci sono. Bisogna capire dove andranno.

E i nomi, in realtà, sono per la stragrande maggioranza, quelli che erano stati indicati già da LiveSicilia un paio di giorni fa. Nel Palermitano, infatti, a “dare le carte” sono soprattutto Gianfranco Miccichè e i moderati di Saverio Romano. Confermate, in questo caso, le indiscrezioni che portano a Daniela Faraoni, Roberto Colletti e Walter Messina. La prima vicina a Forza Italia, il secondo ai popolari, il terzo gradito a Diventerà Bellissima.

Tra i manager dell’era Crocetta che quasi certamente verranno confermati, ecco Antonio Candela, Giorgio Santonocito, Lucio Angelo Ficarra, Angelo Aliquò e Fabrizio De Nicola. In questo caso, le aziende “calde” sono l’Asp di Catania, il “Cannizzaro” sempre del capoluogo etneo e le Asp di Agrigento, Ragusa e Caltanissetta. Salgono, come raccontato due giorni fa, le quotazioni dell’ex guida della Centrale Unica di committenza Fabio Damiani: quasi certamente andrà all’Asp di Trapani. Tra i nomi più caldi anche quelli di Paolo La Paglia, Vincenzo Barone e Giuseppe La Ganga. Sembrano invece finiti fuori gioco nelle ultime ore Maria Furnari, Maurizio Montalbano e Maurizio Aricò.

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