CORIGLIANO CALABRO (COSENZA) – L’incubo è diventato realtà: il Sant’Isidoro non è riuscito a vincere contro il Corigliano e dice ufficialmente addio alla Serie B nazionale insieme proprio alla società di Forace. Forse questa è la più brutta pagina di storia scritta dalla società di Vadalà: a fine partita sono tanti i volti biancorossi in lacrime come quelli di Di Carlo, Giordano, Piazza e Leto. La sorprendente vittoria del Cittanova contro l’Odissea non ha di sicuro aiutato il Sant’Isidoro, ma in un finale di stagione tutto può succedere e tutto è permesso.
In partita inizia subito forte il Corigliano che dopo pochi minuti passa in vantaggio su calcio di rigore. Avvio in discesa per la squadra calabrese che in rapida sequenza segna addirittura ben 3 gol. Avvio shock per la formazione di Tarantino che prova a raddrizzare la gara, ma il bravissimo portiere Cleber Biscaro mette in mostra le sue abilità negando più volte il gol biancorosso. Si va all’intervallo con il parziale di 4-0 per il Corigliano, ma il vantaggio del primo tempo del Cittanova per 4-2 contro l’Odissea fa già storcere il naso.
Nel secondo tempo è un altro Sant’Isidoro che ha voglia di cambiare il risultato nonostante le brutte notizie dagli altri campi, ma è sempre il portiere del Corigliano il grande ostacolo per i biancorossi fino a quando il capitano Leto riesce finalmente ad accorciare le distanze per il 4-1. Gli avversari avvertono che il Sant’Isidoro è un’altra squadra rispetto ai primi minuti del primo tempo e tornano a farsi vedere dalle parti di Lo Piparo prima colpendo il palo e poi riescono ad allungare il vantaggio portandolo sul 5-1. Nel frattempo il Cittanova e anche il Cataforio vincono le rispettive partite e la squadra di Tarantino non ha più alibi e deve assolutamente vincere. Di Carlo e Cascino suonano la riscossa biancorossa portando il parziale sul 5-3. Gli ultimi minuti diventano incandescenti, soffre la formazione calabrese, il direttore di gara fischia un tiro libero per il Sant’Isidoro, ma Piazza prima colpisce la traversa con la palla che rimbalza poi sulla linea e c’è un velo di mistero se la palla fosse entrata o no. Per la serie “gol fallito, gol subito” ecco arrivare il 6-3 del Corigliano. A tre minuti dalla fine mister Tarantino si gioca la carta del portiere di movimento, e con il cuore e con tutto quello che i ragazzi hanno il Sant’Isidoro torna in partita con Cascino che firma il 6-4. Successivamente però arriva il 7-4 che spegne i sogni di salvezza biancorossa, un risultato che manda la società di Vadalà in Serie C1. Le lacrime del Sant’Isidoro si vanno a unire a quelle del Corigliano per il quale a niente è servita la vittoria.
“È come prendere un pugno nello stomaco e ti ritrovi senza fiato, piegato su te stesso, con le ginocchia al suolo – ha detto molto scuro in volto mister Sandro Tarantino –. Non parlerò della gara con il Corigliano, una squadra agguerrita ed esperta. Voglio spendere parole per altro, per esempio per i ragazzi meravigliosi che ho guidato, persone per bene, uomini rispettosi. Pensando a tutti loro in lacrime alla fine della gara voglio dire che devono camminare a testa alta perché non c’è vergogna nella nostra retrocessione, hanno lottato fino alla fine come chi cade eroicamente. Non c’è vergogna in questa stagione del Sant’Isidoro, una squadra che ha combattuto con tutta la forza che avesse fino alla fine, una squadra che ha portato in campo ragazzi che lo scorso anno erano stati messi di lato o dati per finiti, giovanissimi Under con pochissimi o nessun minuto in C e alcuni senza avere mai praticato questo sport, giovani che si sono ritrovati dinanzi a giocatori del calibro di Zanchetta o Menini. Una squadra che spesso ha divertito e ha ricevuto gli applausi anche da parte del pubblico avversario in campo difficili, una squadra che ha perso tante volte immeritatamente partite giocate alla pari con avversari molto più quotati.”
Poi mister Tarantino ringrazia tutte quelle persone che gli hanno permesso esordire in Serie B da allenatore: “A tutti voi dal più piccolo al più grande: grazie per avermi dato tutto. Personalmente mi dispiace per tutte le persone che hanno fatto parte di questa famiglia, questo biancorosso che ti entra sotto pelle, a tutti coloro che in passato avevano conquistato e protetto questa categoria. A loro, al presidente Vadalà, Franco Pisciotta e soprattutto Riccardo Scardina, colui che è ‘il Sant’Isidoro’, dico che mi dispiace infinitamente di non essere stato all’altezza della sfida che mi si è presentata. Grazie per avermi dato l’onore di allenare così giovane in un campionato nazionale per altro dal livello altissimo. Mi dispiace non aver ricambiato la vostra fiducia. Ho dato tutto quello che ho potuto ma non è bastato. Ringrazio tutti quelli che ci sono stati vicini durante le partite, ringrazio ovviamente i miei collaboratori che mai mi hanno lasciato solo, che mai hanno dubitato della rotta che io ho tracciato seguendomi solo per la volontà di farlo.”
Infine una chiusura degna di mister Sandro Tarantino: “Chiudo dicendo che c’è un pensiero dell’eterno Bruce Lee che dice: ‘La sconfitta è educazione’ e penso che oggi mi sento di dire che questa è una delle più grandi verità che la vita mi ha insegnato. Fa male, ma mi piace però pensare che il dolore di oggi, sarà la forza e la conoscenza di domani. Forza Sant’Isidoro.”
Adesso la società di Vadalà dovrà rimboccarsi le maniche per ricostruire una squadra che gli permetta un’immediata risalita in Serie B. Non sarà per nulla semplice, la ferita è ancora fresca, ma il Sant’Isidoro ha voglia di tornare nel futsal che conta. Dopo la Pasqua forse comincerà a trapelare qualcosa sulla nuova stagione 2017/2018, ma non è per nulla facile digerire questa retrocessione dove tutti gli addetti ai lavori e tutti i tifosi hanno sostenuto la causa biancorossa dando il 101% e la salvezza sarebbe stato il giusto premio, ma non è stato così.
La stagione del Sant’Isidoro non è finita qui perché i gli Allievi stanno facendo qualcosa di straordinario sotto la guida di Luigi Bordonaro, i quali si appresteranno a disputare la semifinale regionale contro Gear Sport: i riflettori sono ora sui giovani del futuro del Sant’Isidoro e forse si potrà finire l’anno con un piccolo sorriso.