BRUXELLES – L’attesa per la ripresa economica dell’Unione Europea sarà lunga e non arriverà prima del 2014. Questo è quanto afferma la commissione europea nella pubblicazione sulle stime dell’economia dell’eurozona. Sembrerebbe che la situazione dell’Italia sia tra le più a rischio.Il paese, infatti, è in recessione, ma ancora sembrano esserci le possibilità di un peggioramento drammatico sopratutto nei livelli occupazionali.
Il tasso di disoccupazione, infatti, dopo aver raggiunto il 10.6% quest’anno, potrebbe continuare a salire raggiungendo l’11,5% nel 2013 e dell’11,8 % nel 2014. Il numero di persone in cerca di lavoro in costane aumento e la nuova riforma delle pensioni, secondo la Commissione Europea, caratterizzano il trend di crescita della disoccupazione. Bruxelles ha dunque tagliato le stime dell’economia italiana. Il Pil quest’anno,potrebbe avere una contrazione del 2,3 per cento , nel 2013 dello 0,5 per cento e nel 2014 ritornerà in positivo con più 0,8 per cento.
La Commissione Europeo non vede il suo unico punto di debolezza nell’Italia. La Commissione Europea, infatti, ha visto una diminuzione delle stime sulle previsioni di crescita per tutti i paesi della moneta unica. Il Prodotto interno lordo dei paesi dell’eurozona diminuirà dello 0,4% per cento quest’anno, mentre 2013 dovrebbe registrarsi una crescita molto modesta. L’economia europea dovrebbe tornare a crescere a partire dal 2014, momento nel quale si prevede una crescita lieve dell’ 1,4 per cento.
Olli Rehn, il Commissario Europeo per gli affari economici, ha affermato che l’Italia rappresenta una preoccupazione per la Commissione Europea, commentando le previsioni economiche per i 27 Paesi dell’Unione europea. L’Italia raggiungerà una posizione vicina al pareggio strutturale nel 2013, soltanto se saranno attuate pienamente le decisioni prese l’anno scorso e quest’anno.