PALERMO- Potrebbe concludersi martedì prossimo con l’archiviazione al Csm la querelle tra il procuratore di Torino Giancarlo Caselli e il presidente del Senato Pietro Grasso. Sentendosi delegittimato da Grasso per le sue parole contro i processi condotti come “gogna pubblica”, Caselli ha chiesto una delibera a sua tutela.Ma da una prima lettura dell’intervento di Grasso – pronunciato a “Piazza pulita” e acquisito dal Csm – non sembrerebbero esserci margini per un accoglimento della richiesta di Caselli.
Perché il Csm intervenga a tutela di un magistrato occorre che la lesione del prestigio non riguardi semplicemente il singolo giudice ma l’istituzione che rappresenta e che sia tale da determinare “un turbamento al regolare svolgimento o alla credibilità della funzione giudiziaria”. Condizioni che – dicono a Palazzo dei marescialli – dall’analisi del testo di Grasso non sembrerebbero emergere.
(Fonte ANSA)