Fratel Biagio Conte, fondatore di una immensa e generosa missione, ha camminato a Palermo e nel mondo, mostrandoci la speranza accanto alla carità. Chi ha avuto la fortuna di incontrarlo, prima della sua morte prematura, serba perenne memoria del suo caldo sorriso e del suo sguardo intensissimo.
Mai avrebbe immaginato il missionario laico di trovarsi al centro (anche) di una polemica politica molto forte. Ma è quello che accade nei palazzi della Regione. Il presidente Schifani viene descritto con un aggettivo senza possibilità di fraintendimenti: ‘furibondo’. Che cosa è successo, dunque?
Tutto viene riassunto da uno scarno ma tellurico comunicato che arriva da Palazzo d’Orleans. “Ho appena appreso dell’esclusione del film su Fratel Biagio Conte dai finanziamenti della Film Commission regionale. Chiederò all’assessore al Turismo di fornirmi tutte le informazioni utili per comprendere le motivazioni di questa decisione”. Poche e significative righe che riportano il pensiero del presidente della Regione, Renato Schifani.
L’assessore al Turismo è Elvira Amata, in quota ‘Fratelli d’Italia’, indagata nell’inchiesta che ha coinvolto il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno. La distanza, oltre la stringata nota presidenziale, viene descritta come profonda, al pari di quel ‘furibondo’ trapelato in serata.
Questa è la vicenda politica e vedremo se ci saranno sviluppi. Forse, il sorriso di Fratel Biagio avrebbe meritato – per quanto effimero, rispetto alla sua visione delle cose sempre distante dalla vanità – un riconoscimento in più. I fondi, comunque, su input dello stesso Schifani, potrebbero essere inseriti nella prossima manovra finanziaria.
Aggiornamento
La conferma la offre una agenzia Adnkronos :“Interverrò in manovra di bilancio perché venga rimediato a questo grave errore”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, tornando sulla notizia dell’esclusione dalla Sicilia Film Commission del film “Biagio Conte. La vita per gli ultimi”, tratto dalla biografia omonima di Giacomo Pilati. La storia di Biagio Conte doveva diventare una serie Rai, scritta da Stefano Rulli (coautore, fra gli altri, de “La Piovra”), prodotta da Anele, con Alessio Vassallo nei panni del missionario laico. Adesso l’annuncio del finanziamento “per rimediare a questo grave errore”.

