CATANIA – Non si placa l’ira dei commercianti per la chiusura, in via sperimentale, del tratto di via Dusmet adiacente la Pescheria e Porta Uzeda, dalle ore 8,00 alle ore 21,00. La protesta sta montando, su strada, dove si sono riuntiti alcuni esercenti, e su Facebook, animata dal presidente della Fipet, Roberto Tudisco, che parla di “commercianti in ginocchio”, di “traffico impazzito”, annunciando lo “sciopero generale”. Scatenando commenti a favore, da parte di altri commercianti che lamentano il calo di fatturato, la necessità di mettere il personale a riposo e, in generale, il crollo degli affari, e contrari, tra chi difende la bontà dell’iniziativa, partita dal basso e sposata dall’amministrazione comunale.
“Abbiamo la strada chiusa da lunedì ….e ho dovuto mettere due dipendenti in riposo …da lunedì purtroppo saranno quattro. Ma a Enzo Bianco o a Saro D’agata chiaramente non importa – afferma Antonello Lentini. “Non è che per accontentare qualche esercente (diciamolo pure uno forse due, le altre sono rivendite di frutta e verdura comunque facilmente raggiungibili, anzi meglio se con isola pedonale) che bisogna mantenere il casino che tutti, se siamo onesti, vediamo. Perché a Catania risulta impossibile e indigesta la legalità, il rispetto del patrimonio comune? – risponde Giovanni Caloggero.
L’intenzione dei commercianti è quella di chiedere la convocazione di un tavolo, un incontro che possa mettere a confronto le diverse posizioni sulla chiusura al traffico, in via sperimentale, della via Dusmet, anzi di alcune centinaia di metri, ma la tensione sembra destinata a salire. Nonostante il proposito annunciato dell’amministrazione, di cui ha parlato il sindaco in occasione della chiusura della via e dell’inaugurazione del parcheggio Borsellino, e delle associazioni che hanno sollecitato la pedonalizzazione, sia proprio l’opposto. “Tutto questo servirà a consentire un miglior afflusso dei turisti che sempre più numerosi giungono a Catania e che passano da quest’area per visitare i nostri monumenti e i nostri mercati storici. Questa zona – ha sottolineato Bianco – diventa così uno dei polmoni di una Città che vuole continuare a vivere grazie anche a questi servizi”.