Nomine nella Sanità, avanti tutta | E Gucciardi fa la parte del leone - Live Sicilia

Nomine nella Sanità, avanti tutta | E Gucciardi fa la parte del leone

L'assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi

Convocazioni dei manager e una strana delibera. Partite le grandi manovre. "Assessore in Antimafia"

PALERMO – Dal primo marzo inizierà la sfilata dei manager. Nel frattempo, la giunta approva una delibera che conferma l’utilizzo dell’elenco regionale degli idonei a ricoprire quelle cariche. Sono partite, insomma, le grandi manovre in vista delle nuove nomine nella Sanità siciliana.

Bisogna far presto, sembra dire l’assessorato alla Salute. Anche se di fretta non ce ne sarebbe. Undici contratti dei direttori generali scadranno infatti a giugno. I rimanenti, persino pochi mesi dopo. Eppure, il governo Crocetta ha fretta. Una fretta resa persino palese dallo stesso governatore poche settimane fa: “Credo sia giunto il momento di compiere una valutazione sull’operato dei direttori generali”, sono state le parole del governatore.

E così, nell’ansia di far presto, l’assessorato ha già chiesto i bilanci consuntivi ai manager. Sui dati economici e finanziari, insomma, la Regione fonderà i propri “giudizi” e la volontà di rinnovare o meno i contratti.. E l’assessorato ha già messo giù una bella lista di convocazioni, che partiranno dal primo marzo. Tre aziende al giorno, per chiudere tutto entro il 9 marzo.

Intanto, in giunta si preparava un’altra partita. Due giorni dopo il decreto che prevedeva la convocazione “di massa”, il governo Crocetta dava il via libera a una strana delibera. Nella sostanza, la giunta ha approvato l’idea dell’assessore Gucciardi di non attendere, per le nomine dei direttori generali, la creazione dell’elenco nazionale degli idonei previsto da un decreto legislativo del luglio scorso e attualmente sub iudice. Così, il governo “pescherà”, in vista delle prossime nomine, dall’elenco regionale approvato il 17 maggio del 2013 e non più aggiornato.

“I tempi per la definizione delle procedure relative alla costituzione dell’elenco nazionale non sono stimabili a priori” ha spiegato nella delibera l’assessore Gucciardi. E così, bisogna attingere a quello stesso elenco composto solo dai nomi selezionati in Sicilia nel 2013. A dire il vero, quella stessa norma statale prevede, proprio nel caso in cui l’elenco nazionale non fosse ancora pronto, la possibilità di “attingere ad analoghi elenchi di altre Regioni”. Ipotesi anche questa scartata visto che, spiega il governo Crocetta, “si renderebbe necessario individuare l’elenco da cui attingere e, successivamente, acquisire dalla Regione individuata tutti i curricula degli idonei inclusi in elenco”. La migliore soluzione, quindi, per l’assessorato alla Salute, è quella di pescare da un elenco di aspiranti manager considerati idonei… quattro anni fa. Bisogna far presto, insomma, sembra dire il governo. Anzi, lo dice proprio: “Si potrebbe invero attendere – spiega Gucciardi – la costituzione dell’elenco nazionale”, tuttavia “sussiste già la necessità – aggiunge l’assessore – di procedere alla designazione del direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico di Messina presso la quale, a seguito delle dimissioni del direttore generale, è stato recentemente nominato un commissario straordinario”.

A dire il vero, in questo caso l’urgenza appare quantomeno curiosa, visto che Marco Restuccia, ex manager del Policlinico messinese ha rassegnato le sue dimissioni quasi otto mesi fa. Ma il governo scopre oggi che bisogna far presto. E in effetti, proprio nelle ore in cui si discuteva in giunta questa delibera, arrivavano le dimissioni altrettanto eccellenti del direttore generale del Policlinico di Palermo, Renato Li Donni. Un addio che ha convinto, nel caso dell’ospedale universitario palermitano, il governo Crocetta a una scelta diversa da quella compiuta a Messina: come commissario, infatti, non è stato scelto un direttore sanitario o amministrativo della stessa azienda, bensì il manager di un’altra struttura: il direttore generale dell’Asp di Trapani Fabrizio De Nicola, oggi quindi a capo di due aziende grandi e importanti.

Come mai l’assessorato ha deciso in questo modo? Qualcuno sussurra in queste ore che la “mossa” del governo altro non è che una anticipazione di quello che avverrà tra poco: lo sbarco al Policlinico di De Nicola come commissario non sarebbe che un antipasto della sua nomina a direttore generale. Con la “benedizione” dello stesso assessore Gucciardi, al quale De Nicola è molto gradito. Sospetti rafforzati dalla terna diffusa dal rettore dell’Università Fabrizio Micari, dove trova posto proprio De Nicola, insieme al manager dell’Arnas Civico Giovanni Migliore e all’attuale “doppio” dirigente generale dell’assessorato alla Salute Ignazio Tozzo. Ma gli ultimi due nomi, per motivazioni diverse, sembrano molto lontani dall’attuale commissario, nella corsa verso il nuovo contratto.

Ma tutto in qualche modo sembra legarsi. Perché Tozzo, tra pochi giorni potrebbe lasciare la guida di uno dei due dipartimenti (attualmente è ‘titolare’ del Dasoe e ha l’interim alla programmazione sanitaria). A chi? E qui ecco che torna ancora la figura dell’assessore che, stando a insistenti rumors, vuole indicare a capo di uno dei due dipartimenti il proprio capo di gabinetto Marina Valli, esperta alla quale Gucciardi si è affidato nei momenti più delicati della sua esperienza in assessorato. A quel punto, resterebbe da colmare certamente la poltrona di manager dell’Asp. E anche qui, le voci portano a Gucciardi, e al trapanese Giovanni Bavetta, oggi direttore generale di Villa Sofia. Se il disegno andrà a buon fine, Gucciardi avrà fatto la parte del leone. Ma il valzer quasi certamente sarà assai più ampio e per molti decisivo: un nuovo contratto blinderebbe i manager in scadenza per i prossimi tre anni. E tutti i segnali, dalle convocazioni dei direttori generali alle delibere di giunta, sembrano confermare che le grandi manovre sono iniziate davvero.


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