Delio Rossi torna a parlare. L’ex allenatore rosanero, dopo l’esonero dal Palermo e dopo l’ultima conferenza strappalacrime, ha deciso di rilasciare un’intervista a Mediaset Premium. Rossi inizia concentrandosi sul binario rosanero: “Da venti giorni non guardo nulla e nemmeno leggo i giornali. Ho deciso di riattaccare la spina. L’attestato di stima dei tifosi mi ha fatto venire i brividi. Sapevo che Palermo era una piazza particolare, invece ho trovato gente incredibile che ha grande rispetto di chi lavora. Rifarei tutto. Avevo la squadra più giovane d’Italia, abbiamo iniziato la stagione con tre competizioni e siamo andati in semifinale di coppa Italia grazie a un rigore decisivo calciato da un ragazzino. Non era un problema tecnico, era una questione di rapporti. In questo momento, però, trovo sciocco e destabilizzante dire altro: c’è un nuovo allenatore e un gruppo di giocatori che stanno lavorando”.
Si parla del rapporto con Zamparini: “Io non sono una persona falsa. O dico o non dico. Non essendo uno di facciata, il rapporto non è dei più idilliaci. Io però non ce l’ho con lui, ha fatto le sue scelte. Mi dispiace solo perchè c’era la possibilità di ripetere il campionato dell’anno scorso, cioè centrare l’Europa League. Perchè per la Champions ci sono squadre più attrezzate del Palermo. Abbiamo cambiato molto rispetto all’anno scorso e bisognava avere pazienza. Tutto qua. Critiche? La squadra era sul punto di essere vuota, ogni giorno c’era una diatriba che inevitabilmente destabilizzava e la storia andava avanti da sei mesi e alla fine certe situazioni le paghi ed infatti il Palermo ha smesso di giocare per un periodo per poi riprendersi contro il Milan, lì poteva anche perdere ma la squadra ha saputo riattaccare la spina con la giusta tensione nervosa”.
Argomento giovani, Pastore: “E’ un talento puro. Il suo problema è la collocazione tattica. Lui è un regista a tutto campo e il suo prossimo step è diventare più che ciliegina sulla torta, un ingrediente della torta. Ma anche qui stiamo parlando di un ragazzo dell”89. Altrove, a quell’età, non giocano nemmeno in Primavera”. Infine futuro: “Sicuramente allenerò una squadra. Contatti? Io sono totalizzante nel mio lavoro, lo vivo 24 ore su 24, sette giorni su sette. In questo momento ho staccato la spina. Adesso mi guarderò intorno. Sono legato al Palermo, voglio bene ancora ai miei ragazzi e voglio che raggiungano i loro obiettivi. Per questo motivo non ho pensato al mio futuro, da domani ci penserò”.