20.05 Cascio: “Io ho sempre garantito l’equilibrio e non mi sono mai fatto tirare la giacca da nessuno. L’uscita dell’Aula creerebbe un precedente gravissimo. Io però non vado avanti con metà aula vuota. La seduta che riguarda la mozione di censura invece la rimandiamo a martedì. Spero che i deputati rivedano la scelta di salire sull’Aventino, che non fa bene a nessuno”.
19.59 Bufardeci (Fds): “Cracolici ha sostanzialmente detto che, siccome non gli piace la decisione di Cascio, decide di andare via. Non è dignitoso nei confronti dei principi di democrazia su cui spesso si blatera. Non credo che questa sia una bella pagina nel confronto politico tra le parti. Non trovo ragionevole il comportamento di chi teme che il voto segreto possa poi far emergere le differenze e le frizioni all’interno della maggioranza. Invito questi gruppi a non creare questo strappo”.
19.56 Cappadona (Aps): “Anche noi lasciamo l’Aula. Noi siamo per discutere, ma è il modo col quale si è arrivati a questa censura che non ci convince. Lei, presidente – rivolgendosi a Cascio – si è rimangiato quanto aveva detto a luglio”. Marrocco (Fli): “Noi siamo critici nei confronti della gestione del settore della Sanità. Ma i mezzi utilizzati per questo tipo di confronto non sono adatti. Noi vogliamo un confronto anche duro sul tema della sanità, ma non vogliamo che la maggioranza venga messa in discussione”.
19.54 Musotto (Mpa): “Anche l’Mpa va via dall’Aula. Cracolici aveva proposto una sospensione fino a martedì. Mi sembrava una proposta di buon senso. Nessuno vuole fuggire al dibattito sulla Sanità”.
19.51 Adamo (Udc): “Noi abbiamo espresso il nostro parere sulla Sanità. Ma, visto il richiamo del presidente Lombardo alla fedeltà a questo governo, il nostro gruppo voterà contro la mozione. Ma non lasceremo l’Aula. Chiediamo solo all’opposizione di ritirare la richiesta del voto segreto. Se invece si richiederà il voto segreto, noi ci asterremo”.
19.48 Cracolici: “Non riconosciamo la decisione della presidenza. Grossa violazione procedurale e delle prerogative dei deputati. Non spetta alla presidenza decidere l’ammissibilità della pregiudiziale. Pertanto, la presidenza nel momento in cui ha scelto di assumere questa decisione, in difformità con quanto deciso a luglio dalla Commissione Regolamento, ha creato un precedente molto grave. Si tratta di un pregiudizio nei confronti dell’equilibrio della presidenza. Noi abbandoniamo l’Aula”
19.46 Riprende la seduta.
19.39 “Riteniamo giusto che la minoranza possa votare una mozione da loro presentata. E noi resteremo in Aula per consentire il raggiungimento del numero legale”. A dirlo è la capogruppo dell’Udc Giulia Adamo, che però ha aggiunto: “Il nostro gruppo però si asterrà dalla votazione. Se lo farà in maniera compatta tutta la maggioranza, la mozione verrà respinta”.
19.05 I deputati all’Ars, durante la pausa, “si contano”. In realtà, secondo alcuni esponenti del Pdl, l’eventuale uscita della maggioranza dall’Aula non assicurerebbe la perdita del numero legale. L’Udc, in effetti, ha già manifestato la propria intenzione di votare la censura, mentre anche dentro al Pd alcuni onorevoli sarebbero contrari a quella che apparirebbe come una vera e propria fuga. Tra l’altro, il numero legale andrebbe richiesto al momento del voto alla mozione. Ma, secondo la minoranza, l’intento di Pd e Mpa è quello di non entrare nel merito della mozione. Così restano poche strade per evitare il voto. A meno che in Aula il clima non salga al punto da portare a qualche “scontro istituzionale” (che potrebbe vedere l’intervento in prima persona nuovamente del governatore Lombardo) che può radicalizzare le divisioni, così come, del resto, paventato nel suo intervento dal presidente della Commissione antimafia Lillo Speziale.
18.54 Nei corridoi dell’Ars, un animato (ma a tratti scherzoso) confronto tra Cascio e Cracolici. Il presidente: “Sfruttate questa mezz’ora in maniera saggia”, dice al capogruppo. Il riferimento di Cascio è alla concreta possibilità che, di fronte all’impossibilità di sollevare nuovamente la pregiudiziale, l’unico modo per evitare il voto, per la maggioranza, sia quello di abbandonare l’Aula facendo così mancare il numero legale. Ne sapremo di più tra un quarto d’ora circa, quando è prevista la ripresa della seduta.
18.44 Cascio sospende nuovamente l’Aula.
18.43 Il capogruppo dell’Mpa, Francesco Musotto, chiede una sospensione di mezz’ora della seduta.
18.31. Lillo Speziale (Pd) si rivolge direttamente al presidente Cascio: “Questa decisione rischia di rompere i rapporti tra presidente e Assemblea. Lei sta creando uno strappo pericolosissimo”.
18.26. Secca la replica del presidente Cascio: “La convocazione della commissione regolamento spetta alla Presidenza. E non c’è motivo di farlo, visto che la decisione sulla pregiudiziale è stata già presa”. Plauso da parte del deputato Pdl Mancuso: “Forse la maggioranza vuole un regolamento fatto a misura su di loro”.
18.24 Il capogruppo del Pd Antonello Cracolici ha richiesto la “convocazione della Commissione regolamento, per verificare se è garantita la potestà di un deputato di sollevare una pregiudiziale o addirittura una sospensiva, sottoponendola al voto della maggioranza. Non vorrei – ha aggiunto – che il regolamento scritto venga sostituito da un regolamento di fatto che tolga le garanzie a tutti i deputati”.
18.16. Alla ripresa dell’aula, il presidente dell’Ars Francesco Cascio ha definito inamissibile la pregiudiziale. Si andrà al voto. Le motivazioni di Cascio sono state molto articolate e tecniche. In sintesi, la presidenza precisa che la presentazione della mozione di censura era stata ribadita in sede di conferenza dei capigruppo, che alla presenza del governatore ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno. Poi ha precisato alcuni punti: “la Presidenza deve farsi garante del buon andamento dei lavori”; “il presidente e gli assessori sono responsabili delle loro azioni di fronte all’Assemblea”; “i deputati hanno diritto di mozione”; “la censura non è assimilabile alla mozione di sfiducia in quanto non comporta conseguenze giuridiche”. Dette queste premesse, Cascio ha dichiarato inammissibile la pregiudiziale.
18.05 E’ ancora sospesa la seduta a sala d’Ercole, mentre in Commissione si valuta quanto previsto dalle norme che regolano l’assemblea, alla luce dei nodi sollevati da Lombardo. La pregiudiziale si può presentare nuovamente? La censura vale solo per i singoli deputati? Bisogna, come sostiene Lombardo, porre il tema della fiducia sull’intero governo regionale? Su questi punti la presidenza si sta in questi minuti confrontando, appunto, con la Commissione Regolamento.
17.30 Il presidente Cascio decide di sospendere la seduta d’Aula per riunire la Commissione Regolamento.
17.22 Prende la parola il presidente della Regione Raffaele Lombardo: “Forse il confronto che è iniziato due tre mesi fa merita una puntualizzazione da parte mia, perché si colga al significato proprio che si deve dare a questa iniziativa. Parliamo di censura, ma ovviamente si mette in discussione l’azione del governo in uno dei rami dell’amministrazione che vale, dal punto di vista finanziario, il 50% del nostro bilancio. Io non conosco nel dettaglio i precedenti. Ma intervengo perché l’intervento all’attività del governo vengano riportati sul piano della correttezza. Se si presentassero dodici mozioni di censura per i dodici assessori, che succederebbe? Se diamo un’occhiata al regolamento, la censura si può chiedere per un deputato, quando questo è spesso assente, o crea tumulti. Quella di oggi è invece una vera e propria mozione di sfiducia, che riguarda l’intero governo. E sempre il regolamento spiega che la pregiudiziale può essere presentata e può essere votata. Se si vuole, si può presentare una mozione di sfiducia che coinvolge tutto il governo. Governo che avalla l’azione dell’assessore Russo nel settore della Sanità”.
17.17 Speziale (Pd): “Nel caso di Pellegrino fui proprio io a presentare la mozione. Il presidente dell’assemblea decise di rendere ammissibile la pregiudiziale. La stessa cosa è avvenuta a giugno per l’assessore Russo. E lei, presidente Cascio, confermò che la pregiudiziale era ammissibile. Aver fissato la data non significa discutere nel merito la mozione. Sono favorevole, invece, all’eventuale presentazione di un ordine del giorno che affronti il tema della sanità siciliana”.
17.10. Leontini (Pdl): “Questa discussione è stata fissata in una conferenza dei capogruppo. Ci affidiamo alla saggia valutazione del presidente dell’Assemblea. La mozione rientra nei crismi del regolamento, e vogliamo sia rispettata. Che la mozione fosse ammissibile e accettabile lo conferma il fatto che la presidenza l’abbia inserita all’ordine del giorno. In passato Cracolici fu il primo firmatario di una mozione di censura all’assessore Armao. E nessuno disse nulla contro la trattabilità di questo documento. Poi l’allora maggioranza decise di fare diversamente. La mozione di censura indica i motivi per cui i gruppi parlamentari considerano negativa la specifica attività di un assessore. Non è una mozione generale sul governo. Nessuno può impedire all’Aula un dibattito su argomenti specifici sull’attività di un assessore, perché questa è prevista dal regolamento. Questo ulteriore tentativo della maggioranza di evitare il dibattito dimostra la debolezza della maggioranza stessa”.
17.05. Cracolici: “A luglio sollevamo la pregiudiziale alla mozione. Oggi ci presentano la stessa identica mozione. E’ ovvio quindi che la pregiudiziale resta in piedi. Tra l’altro la scelta di questo strumento mi pare fuori luogo. C’è solo un precedente, che era legato però a questioni attinenti alla moralità e all’etica. Questo invece è un atto politico. E non esiste la sfiducia a un assessore. Al massimo, si può sfiduciare il presidente della Regione. Quindi, l’opposizione, se vuole, può presentare un altro atto, ma non certo questo. Se l’atto rimane questo, noi non possiamo che sollevare nuovamente la stessa pregiudiziale di luglio”.
16.58 Secondo Musotto la mozione di censura sarebbe inammissibile, in quanto rivolta a un singolo assessore e non all’intera giunta. “Si tratta di un documento di censura – ha detto il capogruppo Mpa – nei confronti di un assessore tecnico nominato dal presidente. L’unica possibilità è una mozione di censura nei confronti dell’intera giunta, non di un singolo membro dell’esecutivo. Noi leggiamo un carattere di inammissibilità a prescindere da quelle che possono essere le norme regolamentari. E’ impossibile procedere trattandosi di un atto limitativo all’azione di un singolo assessore”. Alle parole di Musotto ha replicato Cascio: “Se la mozione fosse inammissibile, ovviamente non saremmo qui a discuterne”
16.52 Inizia la discussione generale sulla mozione di censura all’assessore per la Salute, Massimo Russo. Parla il capogruppo dell’Mpa, Francesco Musotto.
16.48 Riprende la seduta
16.46 Come preannunciato dal capogruppo Giulia Adamo, fonti interne all’Udc confermano che il gruppo voterà compatto a favore della censura all’assessore Russo.
16.43. Il presidente dell’Ars Francesco Cascio ha sospeso la seduta per un minuto.
16.35 Iniziata la seduta a sala d’Ercole. Presente anche Raffaele Lombardo
16.30 Il miccicheiano Michele Cimino ne è certo: “Se i deputati sono novanta, state certi che a votare contro Russo saranno 92. Anche tra le fila del Pd. Le spaccature interne al partito verranno fuori in questo voto. Fli non voterà contro Lombardo? Sono in tutto quattro deputati, abbiamo i numeri per far passare la mozione”.
16.06 Le voci tra i corridoi del Palazzo sono sempre più insistenti: la maggioranza farà di tutto per non arrivare al voto, costi quel che costi. Un altro degli escamotage che stanno valutando i sostenitori di Lombardo sarebbe quello del voto nominale. Troppi rischi col voto segreto. E allora se proprio si dovesse arrivare ad esprimere una valutazione sulla mozione, la maggioranza farà di tutto affinché sia fatto a viso aperto.
A luglio il voto alla censura “saltò” per una pregiudiziale che ricalcava il precedente dei tempi di Bartolo Pellegrino. Oggi potrebbe saltare di nuovo: e stavolta proprio per l’assenza di un precedente. In pratica, secondo le voci di corridoio che si inseguono a Palazzo dei Normanni, la maggioranza solleverà un ostacolo “tecnico” alla censura su Massimo Russo: una “sfiducia” politica può essere espressa solo nei confronti del Presidente della Regione e non di un singolo assessore.
“Oggi non si vota” confermano alcuni esponenti del Pdl. Mentre il capogruppo dell’Udc Giulia Adamo, che nei giorni scorsi aveva chiesto un passo indietro a Massimo Russo, spiega: “La nostra posizione è chiara. E resta quella. Non ho invece compreso molto la posizione di oggi del segretario Briguglio, ma mi sto incontrando con gli alleati di Fli per chiarire meglio la questione”.