“Tutte le morti sono deplorevoli. Ma non c’è motivo che io chieda scusa per qualcosa che hanno commesso altri”. Cesare Battisti, condannato in Italia all’ergastolo per quattro omicidi, risponde così alla domanda se intenda mandare un messaggio alle famiglie delle vittime che la giustizia italiana gli imputa. In un’intervista all’ANSA, l’ex terrorista afferma di sentirsi “brasiliano” più che italiano dopo tutti gli anni trascorsi lì come rifugiato, anche perché in Italia contro di lui c’è solo “odio e risentimento”.
L’Italia è “un paese così arrogante”, ha detto Battisti intervistato dal quotidiano brasiliano ‘Folha de S.Paulo’. A Roma “sono convinti che sia un compito per loro facile portarmi via” dal Brasile, ha aggiunto l’ex terrorista, definendo l’atteggiamento italiano nei suo confronti come un’espressione di “orgoglio e vanità”. Il presidente brasiliano, Michel Temer, ha l’occasione di compiere “un grande atto di giustizia e umanità” nei miei confronti, ha aggiunto Battisti.