Atto dimostrativo, non per uccidere | Ecco perché sono stati liberati - Live Sicilia

Atto dimostrativo, non per uccidere | Ecco perché sono stati liberati

I motivi per cui il giudice ha deciso che va contestato il reato meno grave di lesioni aggravate.

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PALERMO – L’accusa di tentato omicidio non regge al vaglio del giudice per le indagini preliminari. Sarebbe stata un’azione punitiva e dimostrativa ma non un raid con l’obiettivo di uccidere. Ecco perché sono stati scarcerati i due militanti di estrema sinistra accusati del pestaggio di Massimo Ursino, dirigente di Forza Nuova. Il gip Roberto Riggio ha convalidato il fermo di Gianmarco Codraro e Carlo Mancuso, difesi dall’avvocato Giorgio Bisagna, ma ha deciso di applicargli la misura cautelare del divieto di dimora lontano dalla provincia di Palermo.

Secondo il giudice, va contestato il reato meno grave di lesioni aggravate. Di avviso opposto era stata la procura che nella richiesta di convalida del fermo aveva parlato di un’aggressione premeditata. Sono diversi i punti elencati nel provvedimento del giudice che a suo avviso non farebbero configurare l’ipotesi di tentato omicidio. Eccoli: le otto persone che hanno aggredito Ursino non erano armate, ma lo hanno colpito con calci e pugni; se avessero voluto ucciderlo avrebbero indossato scarponi pesanti, non di certo quelle da tennis; chi vuole uccidere una persona non perde tempo, dopo averlo scaraventato per terra, a legarlo mani e piedi con del nastro adesivo; il fatto che sia stato girato un video per rivendicare l’accaduto non si concilia con un piano di morte ma con una azione dimostrativa. Tutti questi motivi hanno convinto il giudice Riggio dell’opportunità di contestare il reato di lesioni aggravate e non quello di tentato omicidio.

Da qui la scarcerazione dei due militanti di estrema sinistra di cui però vengono elencati i precedenti: risse, manifestazioni violente, per le strade ma anche allo stadio.

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Commenti

    Se fosse stato tutto al contrario dubito che ci sarebbe stata scarcerazione!!!

    “tentato omicidio” con 5 giorni di prognosi ed a casa, cioè meno se un bambino scivola dentro casa e si fa un bernoccolo. Ma chi ha scritto l’incriminazione se l’era letto almeno il referto medico?

    Che non volessero ucciderlo mi sembra condivisibile come conclusione.
    Se quindi, come conseguenza, sono stati scarcerati, è perché questo evidentemente prevede la legge nel caso di accusa di lesioni aggravate. A prescindere dall’ideologia dell’arrestato… certo, poi ognuno è libero di vedere complotti comunisti ovunque.

    Atto dimostrativo… chi subi l’aggressione ha l’occhio nero,guardandolo n foto.

    5 giorni di riposo consigliati sarebbe tentato omicidio?????????? Bravo il gip!

    Allora attendiamo che succeda la stessa cosa a parti inverse… avrà il Tribunale lo stesso metro di giudizio?

    L’aggressione e’ aggressione ed e’ un atto di violenza anche se l’aggredito e’ un fascista ! Se no si finisce per giustificare la violenza a seconda di chi e’ aggredito ! E’ ciò e’ inaccettabile.

    Forse non lo volevano uccidere… Ma lo volevano comunque menomare e comunque pestare. Questo era un atto intimidatorio eseguito coi metodi di cosa nostra. Gli antifascisti palermitani sono contigui a questo modo di agire oscuro e vigliacco…

    Ovviamente gli antifascisti violenti…

    Quindi d’ora in poi chiunque volesse uccidere qualcuno e farsela franca e’ avvisato: niente scarponi pesanti ma solo scarpe da tennis! Bohhhhhhh senza parole

    Quindi un’aggressione violenta con pestaggio fatto da più persone contro un uomo solo e per giunta legato e imbavagliato è praticamente lecita utile a dimostrare odio. …e poi non c’e premeditazione???? Si infatti normalmente chiunque esce da casa portando con sé il nastro adesivo da imballaggio

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