"Non mi accontento della salvezza" - Live Sicilia

“Non mi accontento della salvezza”

Parla Migliaccio
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Dopo una sconfitta, tocca sempre ai leader farsi sentire e risollevare il morale e la testa della squadra. Giulio Migliaccio è uno di quelli che sa imporsi, che vuole grinta, che esce dal campo sempre con la cosiddetta “maglietta sudata”. Il centrocampista rosanero, entrato a partita in corso a Cagliari, non fa drammi per il ko maturato al Sant’Elia: “Si dice sempre che questa squadra vince solo in casa, ma bisogna fare i complimenti comunque a questo gruppo perchè centrare questo obiettivo non è mica semplice – dice in sala stampa – abbiamo davanti partite casalinghe contro squadre importanti. Ho sempre pensato che questa squadra ha determinate qualità, per le quali l’obiettivo non può esser la salvezza. Possiamo puntare a raggiungere un piazzamento entro le prime 5 o 6 posizioni. Abbiamo cambiato tanto e bisogna avere un pizzico di pazienza. Quello zero in classifica nelle vittorie esterne fa male, ma siamo fiduciosi che prima o poi questo obiettivo possa essere centrato”.

Zamparini in settimana ha nuovamente bacchettato la difesa per i tanti gol subiti, Migliaccio la pensa così: “Abbiamo questo problema delle reti subite, che però ci accompagna da diversi anni. Questa squadra è votata all’attacco e non ha nel suo Dna quello di realizzare al meglio la fase difensiva. In casa riusciamo a fare un gol più degli altri, fuori no. Questo è un aspetto sul quale mi interrogo anche io, visti i nomi importanti in difesa e l’attitudine del nostro centrocampo a supportarne l’azione. L’importante è comunque fare sempre un gol più degli altri, anche se sarebbe importante subirne di meno”.

L’esultanza di Pinilla ha spaccato la tifoseria rosanero: giusto o sbagliato?. Migliaccio tocca anche questo tema: “Ognuno è libero di fare ciò che vuole e credo sia giusto non dare troppo importanza a questo aspetto. Io al posto suo non avrei esultato, ma non per fare il ruffiano, ma per rispetto verso i tifosi, visto quello che loro hanno dato a lui in questi anni, nei quali hanno forse ricevuto di meno. Mauricio magari non doveva esultare in maniera cosi scomposta anche nei confronti del presidente. Poi dveva ricordarsi che comunque è sempre in prestito. Invito i tifosi ad apprezzare i giocatori che sono qui senza pensare a Pinilla che fa parte del passsato. Non so perchè ha reagito così, mi sento solo di dirgli che gli allenatori che sono stati qui, ma soprattutto i tifosi e il presidente gli hanno veramente dato tantissimo e forse non era giusto nei loro confronti quel tipo di esultanza. Arabi a Palermo? Negli ultimi cinque anni non sono stato male, con la squadra che ha raggiunto risultati incredibili. Se dovessero arrivare aiuti da parte di imprenditori esteri, sarei ben felice di far parte del nuovo progetto, della nuova realtà. Mi sento un giocatore improtante con dei numeri che parlano chiaro. Vorrei continuare qui più tempo possibile, anche se nel calcio le cose possono cambiare rapidamente e mi piace vivere di settimana in settimana”.

Infine Migliaccio sulle voci di mercato a gennaio: “Per poter cambiare squadra ci deve essere qualcuno che ti vuole. Non è arrivata nessuna richiesta, né tantomeno io avevo la volontà di andar via. Ho un contratto fino al 2014 e lasciare le cose a metà non fa parte del mio essere. Lasciare la squadra a gennaio è un pensiero che non mi è mai passato per la testa. Forse potevo andare via a giugno nella fase di rinnovamento, ma l’amore per questa piazza mi ha fatto desistere da questa ipotesi. Il Napoli? E’ la squadra della mia città, ma non mi ha mai cercato. Sia io che il Napoli, che il Palermo, abbiamo fatto le nostre scelte e voglio ringraziare le squadre che hanno creduto in me”.


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