PALERMO – “In queste ore temo stia circolando e si stia alimentando una rappresentazione poco veritiera della complessa fase politica che sta attraversando la Regione siciliana. Sembra che ci siano due governi, due partiti, due destini e tanti tifosi. Ci sarebbero i tifosi di Baccei, forbice romana inviata in Sicilia dal governo nazionale, i tifosi di Crocetta, che difende l’autonomia del suo governo da Roma, e poi tutti gli altri che si guardano la partita e aspettano il risultato”. Lo dice Fabrizio Ferrandelli, deputato regionale del Pd.
“Questa rappresentazione – prosegue Ferrandelli – può essere comoda per qualcuno, magari per giocare ancora una volta una partita tutta interna alla maggioranza, ma continuando così si rischia l’ennesimo impantanamento dell’azione amministrativa. Io sono uno di quelli che invece ha scelto di tifare Sicilia e cercherò di far maturare la consapevolezza che in questa partita non si può essere tifosi, né spettatori, ma giocatori. E si gioca e si vince solo se si fa squadra. Il destino della Sicilia, infatti, non è un destino scisso dal destino di Roma. Soltanto se il Sud riparte, riparte l’Italia. E il Sud è un’opportunità non un problema”.
“Bisogna lavorare affinché possa esserci, nelle prossime settimane, un momento di confronto duro, serrato ma franco, con il governo regionale, il gruppo parlamentare del Pd, i dirigenti locali ed il governo nazionale”, auspica Ferrandelli, che aggiunge: “Questa è la strada, l’unica percorribile. Ogni singolo giorno in cui, qui in Sicilia, si alimenta il finto gioco delle tifoserie, il dualismo interessato, c’è un pezzo di società che teme per il proprio futuro, che è preda di incertezza, che non capisce con chi stare e non vede la via d’uscita. Non possono esserci – dice il deputato palermitano – due Pd, possono esistere e coesistere due visioni differenti, ma dentro un quadro unitario”.
