CATANIA – Anche se parte della nostra vita, la morte è sempre un fatto triste. Ma non tutte le morti possono essere uguali. Non ci sono morti più importanti di altre ma sinceramente accomunare la morte di chi ha lottato per affermare il diritto e la legalità con chi è stato ucciso per un regolamento dei conti è inaccettabile. Perchè tanto è giusto mantenere vivo il ricordo con l’istituzione di una giornata cittadina in memoria delle vittime delle mafie, quanto è importante consegnare un messaggio di credibilità in un momento dove tutti incorniciano attestati di legalità. Siamo stanchi della retorica e delle celebrazioni che svanisco velocemente nel nulla senza diventare poi realtà compiute. Ribadiamo ancora una volta che deve essere gratuito l’impegno di chi crede fermamente che solo la denuncia può restituire centralità all’azione di contrasto al racket e che lavora senza sosta per diffondere questo principio. Nessuna polemica quindi con chi ricorda la morte dei quattro giovani uccisi per avere scippato la madre del boss ma la sincera volontà di restituire al ricordo di noi tutti il valoroso sacrificio dei servitori dello stato che hanno immolato la loro vita per una società migliore.
Il Presidente Giovanni Bonanno