"Non usò soldi dei disabili per fini personali": assolto ex presidente Aias

“Non usò i soldi dei disabili per sé”: ex presidente Aias assolto

L'accusa non regge e il verdetto di primo grado viene ribaltato.

PALERMO – L’accusa non regge e il verdetto di primo grado viene ribaltato. La Corte di appello di Palermo, presieduta da Adriana Piras, ha assolto Giorgio Di Rosa, presidente dell’Aias (associazione italiana assistenza agli spastici) di Palermo. In primo grado era stato condannato a due anni.

I “fatti non sussistono” e “non costituiscono reato”, ha stabilito il collegio. Si trattava dell’utilizzo dei contributi che dovevano servire per assistere disabili e portatori di handicap e che, invece, secondo l’accusa, sarebbero stati utilizzati per “fini personali”. Dalle spese di soggiorno in albergo ai rimborsi per il carburante.

Già in primo grado era caduta l’accusa di malversazione ai danni dello Stato, contestata anche al figlio. Ora viene meno l’ipotesi di truffa aggravata per i 333 mila euro che Di Rosa intascò a titolo di rimborsi chilometrici per i viaggi quotidiani dalla sua casa di Modica alla sede dell’Aias. “Tutto regolare”, ha sostenuto il legale della difesa, l’avvocato Giovanni Di Benedetto sulla base di una delibera che autorizzava i rimborsi.

La gestione di Di Rosa è stato oggetto di un processo per danno erariale davanti alla Corte dei Conti. In questo caso è ormai definitiva la condanna alla restituzione di 274 mila euro. Leggi qui l’articolo sulla sentenza contabile. Dal canto suo Di Rosa ha sempre detto di avere risanato i conti dell’ente.


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