Catania, atti sessuali su minore: assolto a distanza di 8 anni

Catania, atti sessuali su minore: assolto a distanza di 8 anni

I giudici hanno depositato la sentenza
"ENORMI DANNI MORALI"
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CATANIA – Per quasi nove anni si è dovuto difendere da un’accusa infamante. Era accusato di aver molestato sessualmente, reiteratamente, per circa sei mesi la sua figliastra. È finito sotto processo con le accuse di atti sessuali con minore e corruzione di minore. Ma a parlare era solo la ragazza.

Le sue dichiarazioni sarebbero state, in parte, smentite dalle risultanze delle indagini: nel telefonino da cui l’imputato, a suo dire, le aveva mostrato immagini a luci rosse, ad esempio, non è stato trovato materiale porno di alcun tipo. In parte i suoi racconti non sono stati confermati da potenziali testimoni presenti al momento dei fatti. E in parte, infine, quelle molestie sarebbero state semplicemente impossibili, perché persone presenti non si sarebbero accorti delle ipotetiche molestie.

Le perplessità dei giudici

Insomma: una tesi che per i giudici presenterebbe “elementi di perplessità”. Elementi tali da portare i giudici ad assolverlo con formula piena. I fatti risalgono al periodo dall’estate del 2014 al gennaio del 2015. Secondo quanto emerso, l’accusatrice, che quell’estate aveva solo 13 anni, aveva vissuto male la separazione tra i genitori.

La sentenza

La sentenza è stata emessa dalla quarta sezione del Tribunale collegiale di Catania, presieduta da Alba Sammartino, giudici Silvia Passanisi e Dora Anastasi. L’imputato è difeso dall’avvocato Pietro Ivan Maravigna. “Da una vicenda come questa dobbiamo tutti trarre il necessario insegnamento: la giusta repressione di condotte violente e di abuso nei confronti di soggetti appartenenti a face deboli non deve farci mai derogare dai principi garantistici dello Stato di diritto”, afferma il legale.

La difesa

“Una denuncia, si è visto, può essere una falsa denuncia e può distruggere la vita di un individuo ingiustamente accusato – prosegue il legale -. Gli enormi danni morali che derivano da un processo di questo genere non potranno mai essere risarciti dalle risibili somme che lo Stato  riconosce per la lunghezza dei processi con la legge “Pinto”. Per cui come già detto alla lettura del dispositivo il mio assistito ha poco da festeggiare per una Giustizia che arriva con otto anni di ritardo”.


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