Notti al gelo, clochard a rischio| "Porta una coperta a tuo fratello" - Live Sicilia

Notti al gelo, clochard a rischio| “Porta una coperta a tuo fratello”

L'appello dei volontari: "Tutti possono dare una mano per evitare tragedie annunciate".

L'EMERGENZA
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PALERMO – Dalla stazione Notarbartolo alla via Roma, da piazza Sturzo al Palchetto della Musica del Foro Italico. Fino alla stazione centrale, dove si trovano almeno dieci senzatetto. Le notti in strada si fanno più dure per i clochard: il repentino calo delle temperature ha già reso necessario il potenziamento dei servizi di accoglienza del Comune di Palermo e delle associazioni di volontari, ma adesso un appello è rivolto a tutti i cittadini. Parte dalla onlus “Gli Angeli della Notte”, che insieme ai volontari di Sant’Egidio, Triscele, Le Ali, Frate Allegra, Rotary, City Angels, Cristo nei poveri, Croce Rossa, Cammino d’amore, S. Elisabetta, Missione Speranza e Carità e Anirbas sono impegnati con l’assessorato alle Attività sociali, nel Piano Operativo Emergenza Freddo.

“Consideriamo chi vive per strada un nostro fratello – dice Giuseppe Li Vigni – per questo sarebbe utile l’aiuto di tutti. Basta portare in auto con sé una coperta o un pasto caldo per dare il proprio contributo ed evitare le tragedie che purtroppo si sono già verificate in passato”. L’invito è di dare una mano direttamente a chi dorme sotto le stelle, di lasciare qualcosa di utile vicino ai giacigli della disperazione: “Purtroppo – prosegue Li Vigni – nonostante siano stati messi a disposizione più dormitori, in molti scelgono di rimanere comunque per strada. Si tratta spesso di chi ha con sé i cani o di coppie che non vogliono dividersi. Queste persone sono fortemente a rischio e un semplice gesto può rivelarsi prezioso. In queste notti di gelo, oltre a portare pasti caldi e coperte a chi ne ha bisogno, saremo sempre reperibili”. 

Nel frattempo, è possibile contattare dalle 19,30 alle 22 la polizia municipale, al numero 0916733432. le segnalazioni relative all’emergenza freddo verranno prese in carico e valutate singolarmente, in modo da intervenire tempestivamente con assistenza notturna e diurna su strada, ricoveri di urgenza e mensa. “In pochi anni – prosegue Li Vigni – sono state sette le persone uccise dal freddo sulle nostre strade. Siamo lieti della risposta immediata dell’assessore alle Attività Sociali Giuseppe Mattina, che ha subito dato riscontro alle richieste di noi volontari. Evitare tragedie annunciate si può, ma è necessario l’impegno di tutti, ogni giorno dell’anno”.

In effetti, sono state otto, negli ultimi anni, le persone uccise dal freddo sulle strade della città.  Tra questi, due senzatetto che vivevano nella zona del Foro Italico, uno in piazza XIII Vittime e Fia, l’uomo di origini iraniane che aveva creato il suo giaciglio in via Francesco Crispi, davanti ad un albergo abbandonato. E’ morto assiderato nel dicembre del 2013, tutti conoscevano lui e i suoi due cani.

E Palermo piange ancora per la morte di Aid Abdellah, che si faceva chiamare “Aldo”. Non è stato il freddo a spezzare la sua vita, ma un’aggressione a scopo di rapina avvenuta in piazzale Ungheria, in pieno centro città. “La sua è stata l’ottava morte annunciata – ha detto Nino Rocca,  il presidente del Sunia, il sindacato autonomo degli inquilini – risultato anche dell’impoverimento progressivo della gente che non è più capace di pagare l’affitto. Il fenomeno si è quadruplicato, è necessario trovare alternative, aumentare gli alloggi destinati ai senzatetto di questa città”.

“Ma è anche necessario aumentare i controlli – aggiunge Li Vigni – chi vive in strada non può essere ripetutamente preso di mira dai balordi. Ricordiamo che già in passato nel centralissimo piazzale in cui è morto Aldo si erano verificati episodi di violenza nei confronti di altri clochard, ma non era stato preso alcun provvedimento. Nelle ultime settimane – conclude – i senzatetto che vivono in strada sembrano essere aumentati. Tre sono stati segnalati nella villetta Vitocolonna di corso Tukory, un altro ha trovato rifugio in via Livorno, in una traversa di via Roma. E’ il segnale che siamo di fronte ad una vera e propria emergenza”.

All’appello si unisce anche la Missione Speranza e Carità, fondata da Biagio Conte: “Condividiamo insieme anche il forte freddo di questi giorni – fanno sapere dalla Missione – e per l’occasione chi può porti una coperta, un cappello di lana, dei guanti, un fasciacollo da donare ai fratelli della Missione e a quanti la sera vengono raggiunti la sera per strada”.


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