PALERMO – Ormai s’è perso il conto delle soluzioni tattiche provate da Walter Novellino dal giorno del suo arrivo in Sicilia. Al di là di numeri e moduli, è l’impossibilità di trovare un undici ideale a colpire in questo Palermo sempre più in crisi, costretto ad annaspare nelle sabbie mobili della zona retrocessione. La squalifica di Vazquez, oltretutto, non aiuta. Perché se il Mudo era una delle poche certezze di una squadra pericolosamente abulica in fase offensiva, con la sua assenza urge cambiare per l’ennesima volta il tema tattico di una squadra apparsa senza idee nelle ultime tre uscite. Accantonato il falso nove, accantonato Gilardino unica punta e accantonato anche il tridente, Novellino appare intenzionato a tornare al suo marchio di fabbrica: il 4-4-2.
Non un 4-4-2 finto, con Vazquez ad agire alle spalle dell’unico centravanti, ma un 4-4-2 classico, con una seconda punta a sfruttare le sponde del numero nove. Gilardino c’è ed è imprescindibile per una squadra incapace di andare a rete, come il Palermo di Novellino (che, guarda caso, nell’unico gol realizzato vede proprio la firma del bomber biellese). Bocciato Trajkovski e mai convinto da Djurdjevic, il tecnico nativo di Montemarano ha di fatto consegnato la maglia da titolare a Quaison. Niente salto nel vuoto con La Gumina, provato in partitella nel ruolo di centravanti, dunque da vice-Gilardino. Niente chance dal primo minuto nemmeno per Bentivegna, che ad oggi sembra essere indietro nelle gerarchie della linea d’attacco del Palermo.
Il dubbio sul 4-4-2, però, è da sempre legato agli esterni. Chi agirà sulle fasce a centrocampo? Risposta semplice: si avanzano i terzini. Morganella è l’esterno a destra con Lazaar avanzato di qualche metro rispetto alla consueta posizione nell’out mancino. In mediana, nonostante la prova negativa di Verona, nuova chance per Hiljemark. Toccherà allo svedese gestire palla a centrocampo, con Jajalo a fare da frangiflutti. Non arriva dunque la conferma per Maresca e per Brugman, tra i pochi a non aver deluso contro il Chievo, nonché gli unici due veri registi di una squadra spesso in difficoltà quando si tratta di creare gioco.
Con due terzini “avanzati” a centrocampo, nella difesa a quattro si punta a bloccare le fasce. Per questo Vitiello appare favorito su Rispoli, oltre che su Struna, candidato pressoché certo ad un posto in panchina nel match di domenica sera allo stadio “Renzo Barbera”. A sinistra, invece, nessuna alternativa al ritorno da titolare del giovanissimo Pezzella, pronto a riprendere un posto dal primo minuto dopo averlo perso in favore di Lazaar. Ritrova un posto nell’undici iniziale anche Giancarlo Gonzalez, lasciato fuori al “Bentegodi” per le fatiche con la nazionale della Costa Rica. Al suo fianco, con ogni probabilità, ci sarà Andelkovic. La riatletizzazione di Goldaniga prosegue a ritmi spediti, ma difficilmente riuscirà a tornare in condizione per domenica.