NUOVA DEHLI. La polizia indiana Nia avrebbe presentato un rapporto in cui accusa i marò in base a una legge che prevede la pena di morte. Lo scrive il quotidiano The Hindustan Times secondo il quale gli investigatori avrebbero presentato al ministero degli Interni un rapporto in cui si chiede di perseguire i due militari in base al ‘Sua Act’ che reprime la pirateria marittima con la pena di morte “nonostante le ripetute richieste pressanti del ministero degli Esteri di trattare il caso con capi di imputazione che prevedono pene più lievi”.
Pesante accusa per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Il rischio della pena di morte appare concreto.
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