Nuova guerra fra i Cinquestelle | "Forello e gli altri saranno espulsi" - Live Sicilia

Nuova guerra fra i Cinquestelle | “Forello e gli altri saranno espulsi”

Affondo del consigliere Gelarda: "Censura su me e Cancelleri". Argiroffi: "Interessato al gettone"

PALERMO – Prevede la “inevitabile espulsione” dei cinque colleghi consiglieri comunali dal Movimento cinque stelle e annuncia la nascita di una nuova pagina ufficiale dei grillini di Palermo e provincia. Igor Gelarda torna ad attaccare i compagni di viaggio grillini a Sala delle Lapidi partendo da quello che, a suo dire, sarebbe un atto di “censura” nei confronti anche del leader pentastellato in Sicilia Giancarlo Cancelleri. Tutto questo mentre la collega Giulia Argiroffi lo accusa di essere interessato “più al gettone” che alla sostanza dei lavori d’aula.

L’ennesimo motivo di scontro in casa M5s Palermo nasce questa volta dalla visita dell’ambasciatrice di Palestina in Italia Mai Alkaila e da una fotografia che ritrae quest’ultima insieme con Gelarda e Cancelleri a Palazzo delle Aquile, sede del Comune. “Quella foto è stata censurata sulla pagina Facebook ufficiale del Movimento 5 stelle Palermo – lamenta Gelarda -. Mi è stato scritto, da chi gestisce oggi la pagina, che la mia richiesta di pubblicare la foto non era stata accolta”. L’episodio arriva dopo il botta e risposta a distanza tra Cancelleri e il capogruppo M5s a Sala delle Lapidi Ugo Forello sulla decisione adottata dal governo Conte di chiudere i porti: “E’ una misura giusta e io li chiuderei anche per altri motivi, come ad esempio ridare dignità ai nostri produttori di grano massacrati da una concorrenza sleale”, aveva affermato pochi giorni fa Cancelleri suscitando la risposta di Forello: “Caro Giancarlo, non cadere anche tu nel tranello leghista – le parole dell’ex candidato sindaco M5s a Palermo -. Il senso di umanità, che misura il grado di civiltà di un paese, viene sempre prima di tutto”.

Gelarda riprende le fila di quella polemica e attacca a testa bassa il proprio capogruppo cercando sponda nel leader regionale del movimento: “Il gruppo Forello mal tollera la linea politica di chiusura dei porti – sottolinea -. Censurare questa foto è un atto gravissimo, vuol dire insistere nella contestazione che questi consiglieri hanno avviato contro Cancelleri, Di Maio ed il resto del movimento nei giorni scorsi”. Il poliziotto, ormai da mesi in rotta con il resto dei consiglieri pentastellati eletti un anno fa a Sala delle Lapidi, contesta la gestione della pagina Facebook del M5s Palermo e lamenta diversi atti di censura nei suoi confronti: “Viene effettuato un controllo preventivo sulle comunicazioni che io intendo dare agli attivisti”. Da qui la decisione di creare “insieme ad altri portavoce della provincia” una nuova pagina Facebook ufficiale dei grillini palermitani “libera da condizionamenti e retaggi antidemocratici” e la previsione che torna ad agitare le acque del movimento: “Continuando su questa strada prevedo, inevitabile, l’espulsione dei 5 consiglieri che non stanno rispettando gli impegni presi all’atto della loro candidatura”.

Quello scoppiato oggi è soltanto l’ultimo degli scontri tra Gelarda e gli altri cinque consiglieri comunali pentastellati: pochi giorni fa il poliziotto e la collega Argiroffi non se le erano di certo mandate a dire, dando vita a un violentissimo duello social. Il casus belli in quell’occasione era stato l’abbandono dell’aula da parte di Gelarda mentre Sala delle Lapidi discuteva su alcuni debiti fuori bilancio: “Seduta improduttiva considerati i veri bisogni della città”, scrisse il poliziotto su Facebook suscitando la reazione della collega: “Noi siamo qua Igor, tu come troppo spesso accade hai abbandonato l’aula dopo avere preso la presenza, e nonostante la tua assenza indebolisca ancora il gruppo, siamo qua a evitare che si portino avanti chiacchiere cercando di ottenere il prelievo dei debiti fuori bilancio”. Secca la risposta di Gelarda: “Giulia certe volte mi fa pena il tuo modo di fare. Dopo che siamo stati quasi tre ore in consiglio di ascoltare il nulla, cosa devo restare a fare”.

Un duello senza esclusione di colpi, con Argiroffi che è arrivata a lanciare accuse precise al collega: “Igor, tu vai avanti per proclami da casa, comodo. Offendi senza mai entrare nel merito degli argomenti. Le tue assenze fioccano indipendentemente dai temi che di solito ignori anche e le presenze sono fittizie, quando sei a Palazzo sei più fuori che dentro l’aula, sembri interessato più al gettone e alla facciata che alla sostanza dei lavori”.


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