Nuova raffineria a Gela | "Progetto ecosostenibile" - Live Sicilia

Nuova raffineria a Gela | “Progetto ecosostenibile”

Il presidente della Regione, intervenuto in un incontro con i vertici nazionali dell'Eni a Palazzo D'Orleans, ha esposto il progetto che coinvolgerà la raffineria di Gela con un investimento di 700 milioni di euro: "La collaborazione con l'Eni riguarda anche un migliore utilizzo delle acque per la cittadinanza".

Incontro a Palazzo d'Orleans
di
3 min di lettura

PALERMO – Una nuova raffineria per Gela, più pulita e tecnologia per rendere il centro del nisseno all’avanguardia nel campo della produzione dei carburanti. Questo il tema principale dell’incontro che ha visto presidente della Regione, Rosario Crocetta e i vertici dell’Eni seduti intorno a un tavolo oggi a Palazzo D’Orleans. Un piano di investimento che già dal nome “Progetto Gela, una nuova raffineria” e dall’ammontare delle cifre, si parla di 700 milioni di euro, prevede un adeguamento e un potenziamento degli impianti al fine di migliorare l’ambiente la sicurezza.

Un accordo che ricuce i rapporti proprio tra l’ex sindaco di Gela e i vertici dell’Eni che nelle scorse settimane si erano trovati in polemica in merito al rafforzamento e bonifica degli impianti. Il governatore, intervenuto nella sua seconda conferenza stampa di giornata con gli assessori alle Attività Produttive Vancheri e quella all’Ambiente Lo Bello, ha dunque tenuto a precisare l’importanza dell’incontro odierno: “Sono contento d’essere qui oggi per una vicenda che mi ha coinvolto quando facevo il sindaco a Gela. L’investimento di Eni riguarda due tematiche fondamentali: l’utilizzo delle acque di Gela e il rinnovamento dell’impianto di raffinazione. Per quanto riguarda le acque il punto fondamentale rigurda l’utilizzo della diga Ragoleto, da questo momento a disposizione esclusiva della cittadinanza che utilizzava invece acqua desalinizzata, e l’utilizzo da parte della raffineria di acque di falda, ovvero trattate dal sottosuolo, nello stesso impianto. L’obiettivo è quello di considerare l’acqua un bene primario evitando il più possibile gli sprechi”.

Crocetta si concentra poi sulle migliorie che riguarderanno il nuovo impianto di raffinazione: “Il piano d’investimenti innanzitutto riguarda la sostituzione delle vasche utilizzate fino ad ora e la copertura del ‘parco carbone’ (deposito del carbon coque). Ritengo che già il solo fatto di prevenire l’infiltrazione di carburanti e la dispersione di rifiuti e carbone nell’ambiente rappresenti un passo avanti incredibile anche per la salute. I processi di automatizzazione previsti dall’Eni rinnoveranno il ciclo di raffinazione rendendo l’impianto molto più sicuro e meno inquinante, salvaguardando, allo stesso tempo, tutti i posti di lavoro. Tengo a precisare infatti che nessun lavoratore è in pericolo di perdere il proprio posto. L’investimento complessivo, oltre ai già 500 milioni impiegati dal 2009 a oggi, riguarda altri 700 milioni di euro. La Regione ha voluto dire alle grandi industrie petrolifere che il territorio siciliano viene prima di tutto – ha concluso Crocetta -. Il nostro accordo con l’Eni non è dunque teso a portare nell’isola meramente degli investimenti ma preservare i nostri territori, inserendoci all’interno della new econony”.

In rappresentanza dell’Eni ha parlato l’ingegnere Domenico Elefante, in passato per quattro anni responsabile della raffinazione nell’impianto nisseno: “Per quanto riguarda il progetto del riutilizzo delle acque che ha introdotto il presidente Crocetta parliamo di un processo già attuato da diverso tempo. Abbiamo infatti intenzione di azzerare l’utilizzo delle acque della diga Ragoleto lasciandola esclusivamente a disposizione dei cittadini. Per quanto riguarda la raffinazione in Europa negli ultimi anni si è registrato un crollo dei prodotto petroliferi a causa della crisi, anche Gela non è stata ovviamente risparmiata. Abbiamo dunque deciso di investire una svolta a Gela con una crescita a livello tecnologico che implementerà la produzione di diesel, la cui domanda è alta in Europa, e azzerando quasi del tutto quella di benzina”.

“Gela diverrà un polo tecnologico avanzato – ha affermato Elefante – in cui il nuovo impianto potrà riutilizzare i propri rifiuti trasformandoli in energia per la stessa raffineria. Faremo investimenti per recuperare le nostre emissioni gassose e solforose e adempiere al massimo alle normative Aia. Tutto ciò avrà un impatto economico importante su Gela portando al pareggio di bilancio nel 2016. Il nuovo impianto sarà inoltre un centro di formazione per tutto il Sud in materia di infortunistica e antincendio e ci faremo promotori dell’ingresso di imprese che vorranno partecipare ai nostri corsi di formazione”.

 

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI