Aps, nuovo vertice a Roma| Orlando: "Un tavolo nazionale" - Live Sicilia

Aps, nuovo vertice a Roma| Orlando: “Un tavolo nazionale”

Nel corso della riunione al ministero dello Sviluppo Economico, il sindaco ha manifestato la disponibilità del Comune a collaborare per la soluzione della vertenza, chiedendo che sia convocato un tavolo nazionale con la partecipazione della Provincia e della Regione.

le perplessità del comune
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ROMA – Nuovo vertice a Roma per Acque potabili siciliane. La società che si occupa del servizio idrico di 52 comuni del Palermitano, infatti, è alla disperata ricerca di un successore entro il 31 marzo a cui lasciare i servizi e 205 lavoratori, per i quali è stata revocata ieri la mobilità.

E il successore designato potrebbe essere proprio l’Amap, la partecipata del comune di Palermo: già la scorsa settimana Palazzo delle Aquile aveva dato una disponibilità di massima, ma chiedendo tempo per verificare alcuni aspetti. I sindacati non sarebbero contrati all’operazione e il sindaco Leoluca Orlando si è detto possibilista. “Nel corso della riunione – si legge in una nota di piazza Pretoria – il sindaco ha manifestato la disponibilità del Comune a collaborare per la soluzione della vertenza, chiedendo che a tal proposito sia convocato un tavolo nazionale con la partecipazione della Provincia e della Regione, istituzioni che, insieme al Comune, possono farsi carico di risolvere il problema”.

Le perplessità dell’amministrazione, infatti, non sono poche e riguardano gli eventuali introiti del servizio: il comune di Palermo chiede garanzie in questo senso, visto che corre il rischio di ritrovarsi con un carrozzone sulle spalle senza produrre gli utili sperati. “Noi abbiamo già ribadito che questo è un problema della Provincia con l’Ato idrico e dell’Ato idrico con i comuni – ha detto a Livesicilia il vicesindaco di Palermo, Cesare Lapiana – ma all’Ars c’è in discussione una legge che potrebbe dare a ogni comune, da giugno, la facoltà di gestirsi da sé. Non vorremmo che l’Amap si facesse carico del servizio senza avere la certezza degli introiti. E se questa certezza non dovesse arrivare, vorrà dire che se ne occuperanno altri”.

 


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