"Nuovi termovalorizzatori, | o in due anni sarà disastro" - Live Sicilia

“Nuovi termovalorizzatori, | o in due anni sarà disastro”

Gaetano Pecorella (nella foto), presidente della commissione, ha incontrato gli assessori Armao e Milone, in vece del governatore Lombardo di cui non ha gradito l'assenza. Dopo aver incontrato anche il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, ha lanciato l'allarme e evidenziato che la necessità di un commissariamento per snellire le procedure e costruire i termovalorizzatori altrimento, entro due anni, la situazione sarà disastrosa
Le audizione della commissione sui rifiuti
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Se non si interviene con la costruzione dei nuovi termovalorizzatori entro due anni la situazione dei rifiuti in Sicilia, a Palermo in particolare, sarà disastrosa. Per cui è neccessario il commissariamento. A sostenerlo è il presidente della commissione d’inchiesta parlamentare sul ciclio dei rifiuti, Gaetano Pecorella, in visita oggi a Palermo per delle audizione della commissione.

Dai microfoni del Tg3, Pecorella non ha gradito l’assenza del governatore Raffaele Lombardo che ha mandato, in sua vece, l’assessore regionale alla Presidenza, Gaetano Armao e quello al Territorio e ambiente, Mario Milone. Di contro Lombardo ha specificato che aveva avvertito per iscritto la sua assenza.

La commissione ha, dunque, incontrato gli assessori Armao e Milone, il direttore dell’Agenzia regionale della acque e rifiuti Felice Crosta, e il sindaco di Palermo Diego Cammarata. In una conferenza stampa organizzata al termine dell’incontro, Pecorella ha parlato della situazione siciliana. “Per realizzare i termovalorizzatori in tempo è necessaria la dichiarazione dello stato di emergenza e il commissariamento. Altrimenti, senza l’accorciamento delle procedure, si potrebbe verificare una vera situazione di crisi”ha detto il presidente della commissione. “Dopo il fallimento delle gare d’appalto e la svolta della Regione verso un nuovo piano rifiuti – ha continuato – bisogna capire quanti e quali termovalorizzatori verranno realizzati”. Percorella ha poi specificato che gli assessori regionali non hanno chiarito quest’ultimo punto, “è una scelta politica, noi non abbiamo un ruolo di controllo” ha spiegato.

Con lui anche Diego Cammarata. Il sindaco – secondo quanto dichiarato dallo stesso Pecorella – ha lamentato la mancata concertazione con la Regione prima che si prendesse la decisione di cambiare il piano rifiuti. “Del nuovo piano – ha detto Pecorella ai giornalisti – sappiamo solo che verranno ridotti gli Ato da 27 a 10 e che ci sarà la gestione integrata dello smaltimento della spazzatura”.

Sembra, dunque, ormai tramonata l’ipotesi dei quattro grandi termovalorizzatori e, a questo punto, potrebbero cambiare sia i siti che la dimensione degli impianti. Infine Pecorella sostiene che Cosa nostra non sarebbe molto interessata a inserirsi nello smaltimento illecito dei rifiuti. “Ci è stata rappresentata la presenza di fenomenoi mafiosi – ha detto – ma non in una misura particolramente consistente, almeno non quanto in Campania o in Calabria, dove c’è un interesse conomico più elevato. In Sicilia – ha concluso – evidentemente Cosa nostra tende ad investire su altro che sui rifiuti, qui la presenza è piu’ sporadica che organica”.


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