Nuovo attentato al centro d'accoglienza - Live Sicilia

Nuovo attentato al centro d’accoglienza

LAMPEDUSA
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Triplice attentato incendiario nel giro di due mesi ai danni della società che gestisce il centro di accoglienza di Lampedusa. Dopo l’incendio dell’auto in uso al direttore del centro e all’amministratore delegato Cono Galipò, che risale allo scorso 20 settembre; nel giro di pochi giorni sono stati incendiati altri due furgoni della Lampedusa accoglienza. I mezzi venivano utilizzati per accompagnare e trasferire gli immigrati dal molo Favaloro (dove sbarcano i migranti accompagnati dalle motovedette) fino all’interno del centro di contrada Imbriacola. L’ultimo episodio, in ordine di tempo, è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Il furgone era parcheggiato in uno spiazzo che si trova ad un centinaio di metri dall’entrata del centro, chiuso dopo l’incendio appiccato l’estate scorsa dagli immigrati. Preoccupazione è stata espressa dall’amministratore delegato della società Cono Galipò. “A questo punto – ha detto – bisogna capire cosa si nasconde dietro agli incendi. Di certo, c’é grande tensione sull’isola, anche riguardo un contenzioso fra la società e il personale che lavorava all’interno del centro. Oltre 50 persone, infatti, attendono di percepire la liquidazione (conseguenza del licenziamento) e lo stipendio di settembre mentre fino a dicembre sarà in cassa integrazione un altro gruppo di lavoratori”. Il mese scorso gli ex dipendenti hanno inscenato una manifestazione che li ha portati ad occupare pacificamente il centro di accoglienza. Solo dopo la protesta, la prefettura di Agrigento ha erogato oltre un milione di euro alla società che a sua volta ha provveduto al pagamento degli stipendi di luglio ed agosto ai dipendenti.


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