CALATABIANO – L’emergenza per la città di Messina, con la nuova interruzione dell’erogazione idrica ieri mattina, non sembra avere fine. Le perdite registratesi alla condotta che attraversa la collina di Calatabiano, causate dal movimento franoso tuttora in atto, hanno costretto i tecnici dell’Amam, l’Azienda meridionale acque Messina, che gestisce i servizi idrici nel capoluogo peloritano, a chiudere ancora una volta i rubinetti. E a sorpresa ieri pomeriggio, alle 15 e 30, prima di raggiungere la Prefettura di Messina per il tavolo tecnico convocato d’urgenza per affrontare la nuova crisi, il capo dipartimento della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio è giunto a Calatabiano per compiere di persona un sopralluogo. Presenti anche il sindaco di Messina Renato Accorinti, il dirigente della protezione civile regionale Calogero Foti e il sindaco di Calatabiano Giuseppe Intelisano.
“Sono venuto per fare il punto della situazione – ha detto Fabrizio Curcio – e rendermi conto personalmente dell’entità della frana in corso”. A guidare il sopralluogo, durato circa un’ora, e ad illustrare le nuove criticità emerse il geologo comunale di Messina. Il movimento franoso, mai arrestatosi, continua non solo a rendere vani gli interventi alla condotta idrica, ma a mettere a repentaglio la sicurezza degli abitanti di Calatabiano. Il sindaco Giuseppe Intelisano chiede interventi risolutivi.
“Questo è un momento decisivo per risolvere definitivamente la problematica – ha detto il primo cittadino di Calatabiano – L’arrivo del capo della protezione civile nazionale ci fa ben sperare non solo per la messa in sicurezza della condotta idrica ma dell’intera area, interessata da un movimento franoso importante”. Tra le ipotesi al vaglio tecnico, l’ancoraggio più stabile della condotta e lo spostamento a monte della stessa.