“Meglio tornare alle urne se sarà evidente che il Lombardo-ter è senza maggioranza”. Autentico aut aut di Antonello Cracolici nei confronti di Raffaele Lombardo. Il capogruppo del Pd, intervistato dal Giornale di Sicilia, mette alle strette il Presidente della Regione, ponendolo di fronte ad una scelta importante per il futuro politico siciliano. Cracolici incalza: “La Regione è paralizzata. Serve un nuovo governo che attui le riforme approvate. E spetta a Lombardo proporlo. Altrimenti il Pd farà opposizione all’Ars. Lombardo crei un governo che offra ai partiti la possibilità di non avere imbarazzi. Un esecutivo che gestisca una fase transitoria in vista di una nuova alleanza da proporre poi ai siciliani”. Stando alle parole di Cracolici, Lombardo è chiamato a decidere con chi governare: se con Mpa e Miccichè o con una maggioranza di larghe intese che va dal Mpa al Pd. Ipotesi quest’ultima non gradita a Miccichè. Il sottosegretario del Pdl Sicilia difatti ha sostenuto come si senta anni luce lontano dal centrosinistra, facendo capire come sia impossibile trovare punti di contatto fra Pd e Mpa. Cracolici risponde a tono: “Credo che Lombardo abbia rotto con il centrodestra ma che Miccichè non abbia più la stessa linea di quattro mesi fa. Se Miccichè vuole riproporsi come il punto di riferimento di Berlusconi e se resterà l’uomo di Arcore in Sicilia, allora gli faccio tanti auguri”.
Pronta la reazione del Pdl Sicilia, affidata a Michele Cimino, assessore all’Economia: “Non vogliamo che questa Giunta si tocchi. Miccichè ha sempre detto di essere molto distante dal centrosinistra. Contavamo molto nell’azione di Cardinale e della corrente Innovazioni nel Pd, ma non hanno avuto il coraggio di fare quello che abbiamo fatto noi creando il Pdl Sicilia. E allora, meglio andare avanti così”.