Oda, sindacati preoccupati |Le note di Cgil, Cisl, Uil e Usb - Live Sicilia

Oda, sindacati preoccupati |Le note di Cgil, Cisl, Uil e Usb

Le reazioni dopo il braccio di ferro tra Cda e commissario straordinario.

opera diocesana assistenza
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CATANIA . “Presente e futuro dell’Oda interessano, innanzitutto, i 600 lavoratori dell’Opera diocesana e i tantissimi assistiti. Per questo, riteniamo nostro diritto-dovere sindacale chiedere all’arcivescovo Salvatore Gristina un confronto urgente perché si chiariscano le ragioni di una decisione certamente sofferta che ha portato al commissariamento”. Lo affermano i segretari generali di Uil e Uil Fpl Catania, Fortunato Parisi e Stefano Passarello, che aggiungono: “Le questioni di diritto sulla legittimità del provvedimento non ci appassionano e non ci riguardano. Siamo molto più preoccupati della tenuta di un ente che negli ultimi anni sembrava avere ritrovato maggiore stabilità assicurando regolarità di pagamenti al personale, in passato ripetutamente costretto a scendere in strada per protestare contro pesantissimi ritardi nell’accredito degli stipendi. Se malgrado tutto l’arcivescovo ha proceduto nel commissariamento specificando di avere ponderato l’iniziativa con la stessa Santa Sede, crediamo sia necessaria un’interlocuzione con le forze sindacali per fugare i dubbi dei lavoratori e restituire loro serenità. Per questo, Uil e Uil Fpl rimangono in attesa di un incontro con monsignor Gristina che siamo sicuri potrà svolgersi a breve”.

“Ciò che sta accadendo all’Oda ci preoccupa e non poco. Non possiamo non ricordare alla parti in gioco in questi giorni di polemica, che i 600 lavoratori vanno tutelati”. Sulla querelle di queste settimane che vede contrapporsi il Consiglio di amministrazione dell’opera diocesana con il suo commissario, le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e UIL, insieme a Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, intervengono per chiedere “garanzie sulla tenuta dell’ente e sulla certezza dei servizi agli utenti, in questo caso particolarmente bisognosi di sostegno quotidiano. Il sindacato sostiene l’iniziativa del commissariamento intrapresa dall’Arcivescovo di Catania, affinché si faccia subito chiarezza sul caso”.

L’Usb. “Si riapre la vertenza: l’Unione Sindacale di Base riapre la vertenza per il giusto riconoscimento delle retribuzioni ai lavoratori. Da giorni nelle casse della Fondazione ODA giacciono le somme occorrenti per il pagamento del restante 50% della tredicesima 2016 e dello stipendio del mese di Febbraio 2017. Da più di un anno, gli oltre 430 lavoratori del settore socio – sanitario dell’ODA si sono visti accreditare il loro stipendio in contemporanea all’accredito delle somme versate dall’ASP, obiettivo raggiunto dopo anni di lotte, manifestazioni, scioperi e sit-in, ottenuto il riconoscimento degli ECM ( crediti formativi ), ottenuto i passaggi per adeguamento di anzianità, la trasformazione di collaborazioni da partita iva a rapporti di dipendenza, stabilizzati contratti da tempo determinato a tempo indeterminato etc, in ogni situazione il Sindacato, ( appare utile evidenziare che questo Sindacato annovera il maggior numero presso l’ODA) è stato protagonista ed ha saputo tutelare in ogni caso anche utilizzando le vie legali come in ultimo con la sentenza del Tribunale del lavoro che obbliga l’individuazione dei criteri per i trasferimenti, mai esistiti prima. Riteniamo una sventura per i lavoratori per l’utenza ed infine per le sorti della Fondazione provocare un “ terremoto che di certo rallenterà quell’opera di riequilibrio e di risanamento che tanto aspettavamo e che c’era stata annunciata qualche tempo fa. I lavoratori non sono “ stupida gente “ ed al di là delle arrabbiature riescono a discernere tra le cosa negative, meno negative o positive. La ricerca perfettibile della puntualità degli stipendi è stata da sempre indicata come condizione essenziale del rispetto della dignità e della capacità di autonomia economica dei lavoratori ed è proprio da qui che stiamo ripartendo, facendo appello alle Istituzioni ed in particolare modo alla Prefettura che ha sempre seguito le angosciose vicende dell’ ODA. Senza entrare nel merito delle competenze di “ governance “ che attualmente investono la Fondazione è doveroso garantire il dato di certezza di tutela assoluta per i lavoratori in questione, contro qualunque degenerazione dell’attuale conflitto. Nessuno deve patteggiare per nessuno, non perchè sia impossibile avere un’individuale visione dei fatti e ricordi storici degli stessi, ma perchè il Datore di lavoro indipendentemente dai nostri “ desiderata “ è quello leggittimato da norme, leggi e statuti”.

 

 


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