PALERMO – Dopo la bufera mediatica, anche la denuncia. L’avvocato palermitano Giorgio Bisagna si è presentato in Procura per chiedere ai magistrati di valutare la sussistenza del reato di istigazione all’odio razziale nelle parole di Anna Giulia Giovacchini, leghista a capo della commissione Tutela animali del Comune di Monza.
Nei giorni scorsi, dopo aver saputo della tragedia dei sette migranti annegati nel canale di Sicilia dopo aver cercato di salvarsi aggrappandosi a una gabbia per l’allevamento di tonni, la Giovacchini ha postato un commento su Facebook. “Quindi le gabbie dei tonni non solo uccidono i poveri pesci, ma danneggiano – si leggeva sul social network – direttamente anche gli italiani, vegetariani o onnivori! Un motivo in più per non mangiare tonno”.
Frasi che sono diventati un caso politico. Alcuni colleghi della leghista hanno parlato di “frase stupida e razzista”. Di più ha fatto il sindaco pd di Monza, Roberto Scanagatti, che ha sollevato dall’incarico la Giovacchini. Dalle cui parole si è pure dissociato il segretario cittadino della Lega Nord di Monza.
E adesso il caso da politico-mediatico si è trasformato in giudiziario. L’avvocato Bisagna, che da anni assiste gli immigrati nelle battaglie legali e per il riconocimento di diritti troppo spoesso negati, ha preso carta e penna per scrivere un esposto alla Procura di Palermo: “Benché i social network, siano diventati delle piazze virtuali in cui veicolare i sentimenti più estremi, anche in tale ambiente virtuale il codice penale e le norme penali trovano applicazione. Si ritiene che il commento in questione potrebbe integrare il reato di cui all’art. 1 della legge 205 del 1993 (l’istigazione all’ordio razziale, appunto ndr). Si chiede all’autorità giudiziaria, ove ravvisi la susssistenza di ipotesi criminose, di procedere nei confronti della signora Anna Giulia Giovacchini”. Firmato, avvocato Giorgio Bisagna.