Tamajo: "Quando un ragazzo muore, Palermo perde un pezzo di sé

“Ogni volta che un ragazzo muore, Palermo perde un pezzo di sé”

L'assessore regionale sul delitto di via Spinuzza: "Servono politiche sociali e culturali forti"
L'OMICIDIO
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PALERMO – “Parlo prima da padre di tre figli, non da assessore. Da padre che si chiede ogni giorno se fa abbastanza per proteggerli, per trasmettere loro il senso del limite, del rispetto, dell’amore per la vita. Perché sì, serve più controllo, più presenza, più attenzione. Ma lo sappiamo tutti: non basta. Non possiamo pensare che basti l’esercito, la repressione, la paura. Una città cresce solo se riesce a educare, non solo a punire”.

“Il coraggio di guardarsi dentro”

A scriverlo sul suo blog, l’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo. “Bisogna avere il coraggio di guardarsi dentro, tutti — istituzioni, politica, famiglie, scuola, associazioni. Perché questa violenza non nasce dal nulla: è il frutto di assenze, silenzi, indifferenze. È la conseguenza di una città che spesso lascia soli i suoi ragazzi, che non offre alternative, che parla di “opportunità” ma non sempre le costruisce davvero”.

“Ricucire il tessuto umano”

“Come rappresentante delle istituzioni – prosegue – sento il dovere di dire che non possiamo limitarci a reagire quando è troppo tardi. Serve una sinergia vera tra Comune, Regione, scuole, parrocchie, forze dell’ordine, centri giovanili. Servono politiche sociali e culturali forti, non solo emergenziali. Serve ricucire il tessuto umano di Palermo, quartiere per quartiere. E serve, soprattutto, una città che torni comunità: che si prenda cura dei propri figli, di tutti i figli, anche di quelli che non sono i nostri”

“Ogni volta Palermo perde un pezzo di sé”

“Perché la politica non può sostituirsi ai genitori, ma neppure i genitori possono farcela da soli. Abbiamo bisogno di ritrovare un senso collettivo, di tornare a guardare i nostri ragazzi non come un problema ma come una responsabilità comune. Io non ho risposte facili. Ma so che ogni volta che un ragazzo muore, è tutta Palermo che perde un pezzo di sé. E questo, da padre prima ancora che da politico, non posso più accettarlo in silenzio”, conclude.


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