Omicidio a Biancavilla | Freddato un 63enne - Live Sicilia

Omicidio a Biancavilla | Freddato un 63enne

Agatino Bivona, nato ad Adrano ma residente a Biancavilla, è stato crivellato dopo essere stato inseguito dai suoi sicari. Era appena uscito dalla palestra. TUTTI I PARTICOLARI. (Nella foto di Video Star, la scena del delitto)

BIANCAVILLA. E’ stato freddato con diversi colpi d’arma da fuoco di una pistola automatica, molto probabilmente una calibro 7,65, dopo essere stato inseguito per almeno quaranta metri dai suoi sicari. Agatino Bivona 63 anni, nato ad Adrano ma residente a Biancavilla in via Filippo Turati, era appena uscito da una palestra di via Fallica (proprio a Biancavilla) e mentre era ormai salito sulla propria auto, un’Alfa 159, deve avere visto in faccia i suoi killer ed avendo intuito cosa stava per accadere ha avuto il tempo di provare a fuggire via. Una fuga, però, vana. Tant’è che i suoi carnefici lo hanno raggiunto ed ucciso scaricandogli addosso un intero caricatore. Più colpi di pistola l’avrebbero raggiunto alla testa. I bossoli rinvenuti sul luogo dell’assassinio erano almeno nove: tuttavia, si tratta di una disamina frammentaria e maggiori particolari si potranno conoscere solo nelle prossime ore. L’omicidio è avvenuto ieri sera attorno alle 19.15.

In via Fallica si sono portati i carabinieri della Compagnia di Paternò per i rilievi del caso: a loro sono affidate le indagini del caso. Ma, finora, va detto che non sembrerebbero esservi stati testimoni dell’assassinio. Via Fallica a Biancavilla è una via di periferia, siamo nella zona sud della cittadina, scarsamente illuminata. Sul posto anche un’ambulanza del 118 che non ha potuto far altro che constatare la morte dell’uomo.

Secondo i carabinieri della compagnia di Paternò e del reparto operativo del comando provinciale di Catania le modalità dell’omicidio sarebbero di stampo mafioso. Bivona è considerato elemento del clan Toscano-Mazzaglia al cui interno ci sarebbero contrasti per la leadership. Indagini sono in corso per accertare eventuali collegamenti con altri delitti avvenuti nella zona e che potrebbero essere ricondotti a una guerra interna alla cosca locale . L’inchiesta è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Catania.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI