L'omicidio Coraci ad Alcamo | Due arresti per droga - Live Sicilia

L’omicidio Coraci ad Alcamo | Due arresti per droga

Una partita di stupefacenti non pagata sarebbe all'origine del delitto.

Nel trapanese
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ALCAMO (TRAPANI) – Svolta nelle indagini sull’omicidio dell’alcamese Enrico Coraci, che risale alla notte del 21 novembre 2015. I carabinieri della compagnia di Alcamo, a conclusione delle indagini coordinate dal capitano Savino Capodivento, sono riusciti a delineare il movente del delitto. Coraci sarebbe stato ucciso per non avere saldato i conti relativi all’acquisto di droga. Dopo gli arresti compiuti dai carabinieri nell’immediatezza del fatto, e cioè quelli dei fratelli Francesco e Vincenzo Gatto, adesso sono stati arrestati due loro familiari, Gianfranco e Graziella Gatto, rispettivamente di 50 e 25 anni.

Gli arresti sono scattati su ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip giudice Antonio Cavasino e su richiesta del procuratore di Trapani Marcello Viola e del pm Rossana Penna. Secondo le risultanze investigative l’attività principale della famiglia Gatto sarebbe stata quella di gestire un supermarket della droga, cocaina e marijuana. Graziella Gatto  avrebbe usato la propria abitazione, peraltro vicina al luogo in cui Coraci fu ucciso, per la vendita di piccoli quantitativi di droga. Gianfranco Gatto, secondo gli investigatori, si occupava invece dell’approvvigionamento e del recupero dei crediti vantati nei confronti degli assuntori.

Coraci quella sera in cui fu ucciso brutalmente da un colpo di fucile (un calibro 12 a canne mozze) che l’ha raggiunto al petto, venne attirato dai fratelli Gatto proprio a casa della sorella, per dirimere la controversia avuta qualche ora prima, con lo scopo di tendergli così l’agguato a colpi di arma da fuoco. I carabinieri hanno anche trovato l’arma del delitto e tre cartucce a pallettoni dello stesso calibro ancora incamerati, nascoste tra l’erba alta ed alcuni massi in un terreno poco distante dall’abitazione dei Gatto, in contrada Gammara, ad Alcamo.


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