ENNA – Il pubblico ministero del processo per l’omicidio della giovane Vanessa Scialfa, Augusto Francesco Rio, ha chiesto l’ergastolo senza isolamento diurno per Francesco Lo Presti, 35 anni, reo confesso dell’assassinio. Il processo si celebra a porte chiuse e con rito abbreviato. Nella prossima udienza, fissata per il 7 ottobre, sarà la volta delle parti civili: la famiglia di Vanessa e il Comune, mentre il 14 toccherà alla difesa e non si esclude che nella stessa giornata possa arrivare la sentenza. Vanessa fu uccisa il 24 aprile dello scorso anno, strangolata con un cavo del lettore dvd e poi finita con uno straccio intriso di candeggina. Lo Presti gettò il corpo in un fossato ai margini della miniera di Pasquasia. Il cadavere della ragazza fu trovato dopo la confessione dei giovane, due giorni dopo l’omicidio.
Sempre oggi si è aperto un altro processo per femminicidio, anche questo con rito abbreviato, a carico di Giuseppe Chiavetta, 45 anni, di Leonforte, accusato di avere ucciso l’ex fidanzata Violeta Coriou, cittadina romena da tempo residente in Italia. Nel garage e nell’auto della donna furono trovare tracce di sangue della vittima. Chiavetta ha sempre negato di essere colpevole. Il corpo della Coriou, scomparsa il 30 ottobre 2012, non è mai stato trovato. La sentenza per Chiavetta è attesa per il prossimo 8 ottobre.