CATANIA. Ci sono esponenti del clan Cintorino e dipendenti che lavorano nel Catanese dell’azienda Aimeri Ambiente di Milano tra i 27 destinatari di ordini di custodia cautelare emessi nell’ambito dell’operazione ‘Nuova Ionia’ della Dia e della Procura di Catania su mafia e rifiuti. Tra loro c’é il boss Roberto Russo, 48 anni, ex responsabile operativo dell’Aimeri Ambiente, detenuto per altri reati, indicato vicino alla cosca Cappello-Bonaccorsi. E’ stato arrestato nel maggio dello scorso anno assieme allo storico capomafia Giuseppe Garozzo. Dopo la sua cattura furono compiuti degli attentati incendiari contro il cantiere della Aimeri di Macchia di Giarre in cui andarono distrutti circa 50 mezzi. A Russo e ad altri tre presunti appartenenti alla cosca Cintorino sono stati notificati ordini cautelari per associazione mafiosa. Un provvedimento restrittivo per associazione a delinquere semplice è stato emesso per alcuni dipendenti dell’Aimeri Ambiente: Alfio Acquino, di 60 anni, Francesco Caruso, di 48 anni, e per l’ex direttore per la Sicilia orientale della società, Alfio Agrifoglio, di 59 anni. Lo stesso reato è contestato a Roberto Palumbo, di 53 anni, responsabile tecnico della discarica di Sicilia Ambiente Enna, e al coordinatore dello stesso sito di Val Dittaino, Gaetano La Spina, di 44 anni, e a un dipendente del Comune di Fiumefreddo di Sicilia e ex lavoratore dell’Ato Joniambiente di Giarre, Giuseppe Grasso. Ad Agrifoglio, Russo, Palumbo, La Spina, Caruso e Grasso sono contestati anche i reati di truffa aggravata e attività organizzata per il traffico di rifiuti.
I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal Gip nell’ambito dell’operazione della Direzione investigativa antimafia di Catania contro l’infiltrazione della criminalità organizzata nel ciclo dei rifiuti nelle province del capoluogo etneo, Enna e Milano. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, associazione per delinquere, traffico di rifiuti, traffico di sostanze stupefacenti, traffico di armi aggravato dal metodo mafioso e truffa aggravata ai danni di Ente pubblico. Nell’ambito della stessa inchiesta, la Dda della Procura di Catania ha disposto perquisizioni nei confronti di altri 16 indagati, fra i quali amministratori e funzionari pubblici.
In totale 43 indagati
I nomi degli arrestati per associazione mafiosa:
Roberto Russo, 1965 già responsabile tecnico operativo della Aimeri Ambiente
Salvatore Tancona, commerciante
Gianluca Spinella
Carmelo Spinella
Traffico illecito di stupefacenti
Roberto Russo
Salvatore Tancona
Alfio Tancona
Carmelo Tancona
Nico Mariano Benedetto
Santo Cristaldi
Arianna Ingegneri
Alessandro Mangano
Francesco Manganò
Mauro Miceli
Salvo Musumeci
Giuseppe Sciacca
Sebastiano Vitale
Traffico di stupefacenti
Girolamo Zappalà
Antonino La Spina
Detenzione illecita di armi da fuoco
Roberto Russo
Salvatore Tancona
Detenzione illecita aggravata dal metodo mafioso
Roberto Russo
Salvatore Tancona
Antonino Grioli
Truffa aggravata e continuata
Roberto Russo
Alfio Aquino
Gianluca Spinella
Furto aggravato
Maurizio Vecchio (domiciliari)
Associazione per delinquere
Alfio Agrifoglio
Roberto Russo
Roberto Palumbo
Gaetano La Spina
Francesco Caruso
Giuseppe Grasso
Truffa aggravata
Alfio Agrifoglio
Roberto Russo
Roberto Palumbo (domiciliari)
Gaetano La Spina (domiciliari)
Francesco Caruso (domiciliari)
Giuseppe Grasso (domiciliari)
Traffico illecito di rifiuti
Alfio Agrifoglio
Roberto Russo
Gaetano La spina
Francesco Caruso
Giuseppe Grasso
Gli investigatori della Dia hanno acquisito atti e documenti in 14 Comuni dell’alto versante Ionio-Etneo della Sicilia orientale. Accertamenti, secondo quanto è trapelato, sarebbero in corso in aziende specializzate nelle raccolte di rifiuto e in società d’ambito. Tra queste ci sarebbe la Aimeri ambiente, controllata da una società di Milano. I particolari dell’operazione, denominata ‘Nuova Ionia’, saranno resi noti durante una conferenza stampa nella sede del centro operativo della Dia di Catania, alla presenza del direttore della Dia, Arturo De Felice, e del procuratore capo Giovanni Salvi.
Alfio Agrifoglio è uno degli arrestati, amministratore dell’Aimeri. Il Procuratore Salvi: “Tutto è iniziato con l’arrestato avvenuto nei mesi scorsi, era il maggio del 2012, di Russo direttore del personale della Aimeri. Da lì, iniziano una serie di escalation di danneggiamenti all’azienda”.