Ora anche parcheggio e ristorante | Ecco altri 5,5 milioni per Ambelia - Live Sicilia

Ora anche parcheggio e ristorante | Ecco altri 5,5 milioni per Ambelia

Il presidente Musumeci presenta un nuovo piano di investimenti chiedendone l’approvazione “urgente”. A cosa servono e da dove arriveranno i soldi.

REGIONE E SPESE
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Un parcheggio da 1150 posti auto, ponticelli di legno, un ristorante-bar da 750 metri quadrati. Ambelia si fa sempre più bella, al costo di cinque milioni e mezzo di euro, che la Regione si prepara a spendere, anche stavolta, per la tenuta sempre più ombelico della Sicilia. Lo ha deciso ieri la giunta di governo. Con questa somma, i fondi stanziati per le attività e per la struttura di Militello Val di Catania, paese d’origine del presidente della Regione Nello Musumeci, adesso sfiorano i dieci milioni, in poco più di un anno.

Ambelia sempre più bella

Insomma, Ambelia non sta solo rinascendo, ma sta diventando sempre più bella. Lo aveva già fatto mesi fa con la “Fiera del Mediterraneo” e fino a pochi giorni fa, accogliendo la “Coppa degli Assi”, portata da Palermo alle terre del governatore, dopo una parentesi veronese; e lo farà nei prossimi giorni con i nuovi investimenti. Lo ha deciso addirittura la giunta di governo che aveva posto il tema (in realtà la titolazione era assai vaga) al primo posto dell’ordine del giorno. Un posizionamento che appare quasi simbolico: prima Ambelia, poi tutto il resto. E la giunta ha detto: sì, va bene. Ma cosa ha approvato?

Il nuovo parcheggio

Nella delibera si legge che i cinque milioni e mezzo serviranno sostanzialmente per tre interventi. Il primo è la costruzione di un nuovo grande parcheggio, necessario in vista dei grandi eventi di cui Ambelia sarà teatro. Il progetto in particolare prevede la realizzazione di 1150 posti auto, con alberi ogni tre stalli; opere di rafforzamento degli argini del fossato; la realizzazione di due ponticelli di legno in collegamento alla zona di gara; la nuova illuminazione; una staccionata lungo il fossato e un muro di recinzione nella strada interpoderale. Il costo complessivo previsto è di due milioni e mezzo.

La stradella e il ristorante

Previsto poi un intervento di copertura con basolato lavico e acciottolato della stradella interna “a fondo naturale” di collegamento con gli ingressi della tenuta. Il costo previsto per questi lavori è di un milione e mezzo.

Un edificio di 750 metri quadri invece ospiterà le “attività aggregative sportive, la zona ristoro-bar” e i bagni. La progettazione verrà affidata a professionisti esterni, per i quali è stata stanziata una cifra ad hoc compresa nel costo complessivo che anche in questo caso è di un milione e mezzo. E così, fanno cinque milione e mezzo per rendere Ambelia ancora più bella.

Da dove arrivano i soldi

Ma dove troverà, una Regione che appena un mese fa ha dovuto bloccare persino le leggi di spesa e i finanziamenti ad associazioni, lavoratori e enti antimafia, i soldi per finanziare l’abbellimento di Ambelia? Nella delibera è chiaramente indicato il “bacino”. Si tratta di “parte dei finanziamenti ex art. 38 dello Statuto”. Soldi che non erano nemmeno così facili da ritrovare, e nel documento che lo stesso Musumeci firma in calce si dà atto che questi soldi sono “risultati disponibili per riprogrammazione a seguito di una complessa attività di ricognizione della Ragioneria generale”. Insomma, il Ragioniere generale, con tutti i guai dei nostri conti, si è impegnato in questa “complessa attività” necessaria a reperire i fondi per Ambelia. Soldi che “saranno attribuite al Dipartimento regionale tecnico, che si attiverà per l’urgente richiesta di apertura del relativo capitolo”. Urgente, la richiesta. Così come la richiesta del governatore di “urgente inserimento della proposta all’ordine del giorno” della giunta.

Ma di che soldi si tratta? Sono quelli del fondo di solidarietà nazionale che lo Stato dovrebbe versare ogni anno alla Regione siciliana per “bilanciare il minore ammontare dei redditi di lavoro” tra l’Isola e il resto d’Italia. Uno stanziamento annuale, appunto, previsto dallo Statuto siciliano: “Lo Stato verserà annualmente alla Regione, – si legge – a titolo di solidarietà nazionale, una somma da impiegarsi, in base ad un piano economico, nella esecuzione di lavori pubblici”.

Si tratta quindi di soldi che lo Stato versa alla Sicilia per “compensare” altri mancati introiti e sono destinati a opere pubbliche. In particolare, i capitoli di bilancio da cui verranno prese le somme sono quelli relativi alle “spese per la tutela, la custodia, la manutenzione, la conservazione ed il restauro dei beni monumentali, naturali, naturalistici ed ambientali; spese per accertamenti tecnici, sondaggi delle strutture, rilievi e relativa documentazione storica e tecnica” e quello quasi introvabile, visto che si tratta di un capitolo per il quale è consentito solo la gestione dei residui, relativo ai “contributi sugli interessi dei mutui contratti dalle cooperative edilizie o dai loro consorzi, per l’acquisizione delle aree e per la costruzione di alloggi a carattere popolare anche quelle nell’ambito dei piani zona”. Soldi reperiti grazie alla “complessa attività” della Ragioneria. Per arrivare all’approvazione “urgente” in giunta. Primo punto all’ordine del giorno. Prima Ambelia, poi tutto il resto.


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