CATANIA – Condizioni cliniche stazionarie e prognosi ancora riservata. È il bollettino riguardante l’agente della polizia locale in forza al Comune di Catania colpito da infarto dopo esser stato “accerchiato” da alcuni automobilisti precedentemente multati. È accaduto lunedì pomeriggio, in via Gabriele D’Annunzio.
Il lavoro dei medici
Il vigile è stato trasportato all’ospedale Cannizzaro e operato d’urgenza. I medici, compatibilmente con il quadro clinico, stanno già valutando lo “svezzamento della ventilazione assistita“.
Sono ore di attesa per i colleghi, la famiglia. Ma anche per l’assessore alla polizia locale, Alessandro Porto, che è costantemente in contatto con i cardiologi del nosocomio catanese.
Interviene il sindacato Ugl
Intanto è partita la solidarietà delle sigle sindacali. Maurizio Maccarrone, segretario provinciale dell’Ugl Autonomie Locale, ha condannato i fatti. “È impensabile che un lavoratore, impegnato a fare il proprio dovere, debba sentirsi aggredito verbalmente o psicologicamente mentre svolge il proprio lavoro per il bene di tutta la cittadinanza”.
“Le Forze dell’ordine – ha aggiunto – rappresentano un pilastro fondamentale per la sicurezza della nostra città. E meritano il rispetto e il sostegno di tutti i cittadini”.
Interviene in tandem il segretario territoriale dell’Ugl Catania, Giovanni Musumeci. “Viviamo in un tempo – dichiara – in cui spesso si confonde la libertà con l’assenza di regole o limiti, dimenticando che la nostra libertà finisce dove inizia quella altrui”.
La solidarietà della Cgil
La Cgil e la FP Cgil di Catania affermano che “è grave che un lavoratore debba sottostare a una pressione tale da dovere rischiare la propria salute. Speriamo che il vigile torni presto alla sua vita di sempre e che i medici sciolgano presto la prognosi”.
“La città – si legge in una nota – ha bisogno che vengano ricordate le regole della buona convivenza e del rispetto delle norme anche quando sono in gioco i parcheggi o la viabilità. La democrazia mette in gioco i diritti ma anche i doveri reciproci”.
Intervengono i vertici di FDI
La nota a firma di Alberto Cardillo e Marcello Rodano. “Bisogna riflettere sul lavoro degli agenti della Polizia Locale. Che ricorrentemente si ritrovano ad attuare sul campo quelle misure sanzionatorie che in una città come Catania, anarchicamente impregnata dalla filosofia del “qui si è sempre fatto”, vengono accolte da qualcuno come gesti tirannici perpetrati con non comune sadismo da vigili urbani in tal modo alle prese con una asperrima, ingiustificata e sovente furibonda volontà di rivalsa da parte dei soggetti sanzionati”.

