Orlando convoca la giunta senza Iv, Faraone riunisce i suoi

Orlando convoca la giunta senza Iv, Faraone riunisce i suoi

Accelerazione sulla crisi: il sindaco esclude i renziani che si riuniscono d'urgenza

PALERMO – Leoluca Orlando convoca una giunta “politica” senza gli assessori renziani e Davide Faraone riunisce subito i maggiorenti di Italia Viva. La crisi al comune di Palermo corre veloce: ieri pomeriggio la bocciatura del Piano triennale, in serata la nota del sindaco e degli assessori contro Iv, stamattina il siluramento di Giuseppe Norata e adesso l’esclusione di Toni Costumati e Leolpoldo Piampiano dalla convocazione fissata per domani.

Mosse, quelle del Professore, che stanno provocando smarrimento perfino tra i fedelissimi tenuti all’oscuro di una strategia che si va delineando: mettere alla porta Italia Viva o, quantomeno, provare a spaccarla soffiando qualche consigliere agli ormai ex alleati. Non si spiega, altrimenti, perché il sindaco (definito oggi come letteralmente “furioso”) non abbia “licenziato” gli assessori renziani già ieri o perché non abbia fatto decadere anche il cda di Amat. Domani la giunta affronterà la questione della crisi e non è escluso che il sindaco abbia in canna altri colpi a sorpresa.

Lo schiaffo ha però sortito effetto: Davide Faraone, capogruppo dei renziani in Senato e plenipotenziario in Sicilia, ha immediatamente convocato una riunione con i deputati nazionali e regionali e i consiglieri comunali di Palermo che è in corso in questo momento. Un modo per confermare la squadra, ma soprattutto per studiare le contromosse. Il sindaco, secondo molti osservatori, avrebbe accelerato la crisi per anticipare possibili prese di distanza o manovre in vista delle prossime Comunali giocando il tutto per tutto: se Iv rimarrà compatta, i numeri per la maggioranza a Sala delle Lapidi non reggerebbero nemmeno con il soccorso di qualche pezzo d’opposizione (e gli occhi sono tutti puntati sul M5s).

Intanto si fa sentire anche il Pd che, col segretario provinciale Rosario Filoramo, plaude all’azzeramento del cda di Rap ma annuncia mani libere: ”Il nostro gruppo consiliare continuerà a lavorare nell’interesse dei palermitani, valutando gli atti nel loro interesse. Il nostro obiettivo ormai è il progetto Palermo 2022, un progetto che dovrà segnare la completa discontinuità con metodi e politici che non potranno più farne parte. Continueremo a lavorare per unire alle forze sociali, culturali e imprenditoriali palermitane, le forze politiche del centrosinistra, del civismo e del Movimento Cinque Stelle”.


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