Orlando va dalle sardine | Opposizioni in polemica - Live Sicilia

Orlando va dalle sardine | Opposizioni in polemica

Fi, Lega e M5s contro l'adesione del sindaco al sit in. Gli organizzatori: no strumentalizzazioni

 

 

 

PALERMO – La piena adesione del primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando al “movimento delle sardine” porta con se le polemiche dell’opposizione. “È – commenta consigliere comunale di Forza Italia Andrea Mineo – l’ennesima trovata del sindaco per distrarre la cittadinanza” mentre per Igor Gelarda, consigliere comunale della Lega : “volta siamo di fronte a un intollerabile presa di posizione ideologica del sindaco Orlando. Non è politicamente corretto – spiega Gelarda – che il sindaco faccia aderire al movimento delle sardine l’ amministrazione comunale. Intanto dal movimento delle Sardine, Leandro Spilla, nel gruppo Facebook degli aderenti, comunica che gli organizzatori non vogliono “che una manifestazione pacifica venga strumentalizzata da qualsiasi parte”.

Il sit in palermitano si terrà oggi in piazza Verdi,di fronte il Teatro Massimo, alle 18.30. Nei giorni scorsi non sono mancate le critiche e il dibattito. L’adesione del sindaco di Palermo, però trascina la manifestazione nell’agone politico. Gli organizzatori così hanno provato subito a ricordare l’apoliticità dell’iniziativa. “Sia chiaro fin da subito – affermano – che chi vorrà partecipare potrà farlo esclusivamente a titolo personale e non saranno ammessi interventi politici. Perché se è vero che una dialettica dell’odio ed il ritorno ad un confronto politico educato e costruttivo è l’obiettivo delle sardine, è anche vero che finora nessuno ha saputo catalizzare questa necessità. Tale decisione – specificano – è stato assunta in coordinamento con i ragazzi di Bologna”.

Ma è già polemica. Per il commissario cittadino di Forza Italia Mineo, Orlando utilizza l’occasione per “distrarre” i palermitani. “Questa volta – commenta – sono le Sardine che giocano a suo favore e egli ne approfitta aderendo, non a nome personale, ma dell’amministrazione comunale appioppando la bandierina sul movimento spontaneo che si riunirà nel pomeriggio in città. Sarebbe opportuno – aggiunge Andrea Mineo – che il movimento delle sardine rifiuti la colorazione politica che Orlando vuole dargli e che lo stesso ritorni a fare il sindaco per risolvere i problemi della città”.

“Se vuole aderire a livello personale o vogliono aderire altri consiglieri lo facciano- attacca il consigliere della Lega Igor Gelarda –, ma questa è l’ennesima violenza che lui sta compiendo nei confronti dei cittadini di Palermo, che dimentica fin troppo spesso di rappresentare. È lo stesso principio della bandiera transgender posta sui pennoni di Palazzo delle aquile, in mezzo alle bandiere ufficiali. Dove una cosa è il rispetto per le iniziative e le manifestazioni, e ben altra cosa il fatto che lui vuole imporre a Palermo e ai palermitani certe sue prese di posizione ideologiche. C’è una sola cosa di cui si deve occupare – ha aggiunto Gelarda – ed è la città di Palermo. Aderisca piuttosto al suo ruolo di sindaco di una città che è in fondo a tutte le classifiche sulla qualità della vita d’italia, grazie anche alla sua cattiva gestione politica”.

Alle critiche al sindaco di Palermo si aggiungono quelle di Marianna Caronia, anche lei consigliere comunale a Sala delle Lapidi: “Dopo aver costretto larga parte dei propri concittadini a ‘leccare la sarda’ per sopravvivere fra inefficienza, carenza dei servizi e inadeguatezza amministrativa, Orlando non poteva che aderire al cosiddetto movimento delle sardine. Piuttosto che tentare di attenuare il pubblico disappunto sul suo operato provando a divertirlo con l’estemporanea adesione ad un empatico movimento di protesta – prosegue Marianna Caronia -, abbia invece uno scatto di residua dignità politica, mostrando se lo sa fare di voler affrontare i temi e i problemi veri della città: lavoro, pulizia, decoro, servizi specie per i più bisognosi e snellimento ed efficentamento della macchina burocratica. Ad Orlando – consiglio sono le parole di Caronia . questo: piuttosto che strombazzare la sua adesione a neonati movimenti di pesce azzurro che non risolvono di certo i gravissimi problemi al cui aggravamento lui stesso ha contribuito.”

Anche il Movimento Cinque stelle con Viviana Lo Monaco, però, critica l’adesione del titolare della poltrona più importante di Palazzo delle Aquile. “A cosa aderisce il Comune di Palermo? – chiede Lo Monaco – Al principio di garantire il diritto dei cittadini di avere strade pulite, ben asfaltate, con marciapiedi regolari, aiuole e giardini pubblici diserbati e curati, alberi potati, acqua pubblica potabile nelle fontanelle distribuite per la città, impianti sportivi operativi e ben gestiti? No. – risponde – La nostra Amministrazione preferisce mettere il cappello su una manifestazione che voleva essere priva di colore politico, civica e simbolica. Leoluca Orlando – aggiunge l’esponente del M5s, rivolgendosi al sindaco di Palermo -,questo è solo l’ennesimo scivolone, che in tanti di noi desta imbarazzo, e che denota inadeguatezza da parte di un’Amministrazione allo sbando, nella forma e nella sostanza, incapace di rappresentare le vere istanze dei cittadini”.

 


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