PALERMO – Quando la medicina va oltre. Si può riassumere così il rapporto che si instaura spesso tra medico e paziente, specie in determinati reparti. Specie quando la malattia, oltre a logorare il corpo, logora anche l’anima. Quando i solchi lasciati in viso dalla volontà e dalla fatica di sopravvivere segnano anche il cuore. E allora, c’è chi va oltre. Chi cura la persona e non il malato. La persona in quanto tale, con sentimenti e dignità. Persone che, stremate dalla malattia, si ritrovano in fondo ad un letto. Quando non si riconosce più se stessi, quando si sta per gettare la spugna. Quando più che cure, si vorrebbe un abbraccio, una spalla su cui lenire le proprie pene, un orecchio a cui, con voce flebile, raccontare le proprie volontà. E allora arrivano loro, i medici e i volontari degli hospices che in Italia accompagnano più di 4 mila persone al giorno.
Quindi, “più spazio alla vita”, così come recita lo slogan della campagna “Riolo adotta l’Hospice”, presentata questa mattina nell’aula Fici dell’ospedale Cervello, dal direttore generale dell’azienda ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, Gervasio Venuti, dal direttore dell’Hospice Giuseppe Peralta, da Iolanda Riolo responsabile del gruppo Riolo e da Raffaella Pannuti, presidente dell’associazione nazionale tumori. Un’iniziativa dedicata alla memoria di Antonio Riolo, responsabile del gruppo scomparso cinque anni fa. “Rappresenta un valido modello di collaborazione fra pubblico e privato per favorire nuove opportunità di crescita dei servizi ospedalieri, grazie all’impegno di un affermato gruppo imprenditoriale e al coinvolgimento diretto dei cittadini che con un piccolo sostegno potranno contribuire ad una giusta causa”, spiega il direttore generale dell’azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello.
Per tre mesi, da lunedì 29 settembre fino a tutto dicembre, per ogni intervento di manutenzione, riparazione, acquisto accessori e ricambi auto effettuato presso tre service cittadini della concessionaria Riolo, un euro sarà donato all’Hospice dell’ospedale Cervello. L’euro ricavato sarà frutto di un contributo volontario di 50 centesimi da parte del singolo cliente e di una eguale somma che verrà devoluta dalla concessionaria. Tutto il ricavato sarà consegnato all’Hospice e utilizzato per accrescere il livello di efficienza della struttura ospedaliera attraverso l’istituzione di borse di studio e miglioramento dell’arredamento. Si tratta di una struttura di accoglienza e ricovero volto ad offrire migliori cure palliative alle persone malate e sostegno a i loro familiari. Ovvero quell’insieme di interventi terapeutici, diagnostici ed assistenziali rivolti sia alla persona malata che al nucleo familiare.
L’Hospice del Cervello è nato il 31 dicembre 2012 per l’accoglienza ed il ricovero di persone affette da malattie neoplastiche e croniche in fase avanzata, e ad oggi, conta 8 camere. Si tratta, dunque, di assistenza medica, psicologica, spirituale, in cui la famiglia sta al primo posto. Come spiega la dottoressa Raffaella Pannuti , presidente dell’associazione nazionale tumori – “il controllo del dolore e la cura dei problemi psicologici e sociali assumono importanza primaria. Il lavoro di medici e dei volontari assume un’importanza rilevante in quanto il nostro molto sarebbe niente senza il poco degli altri”. Sì, il “tumore cambia la vita, ma non la sua forma”.
