Pacco bomba sui binari e minacce a Musumeci: ecco le piste

Pacco bomba sui binari e minacce a Musumeci: ecco le piste

L’ordigno rudimentale era imbottito di esplosivo artigianale. I particolari

CATANIA – L’obiettivo è uno: fare presto. Da ieri pomeriggio la polizia sta lavorando per identificare la persona (o il gruppo) che ha piazzato il pacco bomba sui binari della tratta ferroviaria da Militello a Catania, al cui interno c’era un biglietto di minacce di morte nei confronti del presidente della Regione Nello Musumeci.

Il vertice sull’inchiesta

Il quadro è allarmante, infatti il Prefetto Maria Carmela Librizzi ha convocato per stamattina alle 10 il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il vertice servirà per fare il punto dell’inchiesta coordinata dalla procura di Caltagirone. 

Il collegamento con le altre lettere minatorie

Nella missiva, scritta a mano libera, si faceva riferimento alla banda larga 5g. Un elemento che porta a collegare questa lettera minatoria ad altre due – anche con proiettili – indirizzate nei mesi scorsi a Nello Musumeci e anche a Giovanni Burtone, sindaco di Militello in Val di Catania. L’autore, dunque, dovrebbe essere unico. Solo che le prime due sembravano le esternazioni di un mitomane. E forse nessuno poteva immaginare che potesse arrivare a un’azione così inquietante. 

Le indagini

Le piste investigative vanno a cerchi concentrici: andando ad escludere al fine di restringere il campo. Quindi si guarda ai movimenti – estremisti – che contrastano “la banda larga 5g”, ma anche alle “vecchie conoscenze” che in passato hanno messo in pericolo l’ordine pubblico. Dall’analisi della scena del crimine arriva un input importante sul profilo del sospettato: chi ha piazzato il pacco bomba aveva messo in conto che poteva far male. Molto male. 

Come era fatto l’ordigno

Il pacco è stato sistemato in modo preciso accanto ai binari, al km 275. Un grosso mattone e dei massi sostenevano il sacco al cui interno c’era l’ordigno rudimentale imbottito di esplosivo artigianale. Gli artificieri della Questura di Catania hanno lavorato dalle 11.30 del mattino alle 18, in una zona lontana dalla strada e difficile da raggiungere. Grazie alla radiografia hanno visto il detonatore. Ed è stato in quel momento che i poliziotti hanno capito che l’operazione era molto delicata. Alla fine la bomba è stata fatta brillare.

Poteva essere micidiale

L’ordigno sarebbe stato micidiale per chiunque lo avesse rimosso. L’esplosione sarebbe stata potente. Invece non ci sarebbe stato alcun pericolo per i treni in transito, ma per motivi di sicurezza ieri il traffico ferroviario è stato sospeso per quasi l’intera giornata. 

Il governatore scosso

Nello Musumeci, raccontano le persone a lui più vicine, è molto scosso per quanto accaduto. E ancor di più per quello che sarebbe potuto accadere. Un pensiero che accomuna tutti. Per questo l’auspicio è che l’autore di questa folle azione criminale sia assicurato il prima possibile alla giustizia. 


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