Pace fatta con la Bnl| Il Comune paga 1,8 milioni - Live Sicilia

Pace fatta con la Bnl| Il Comune paga 1,8 milioni

La giunta dà il via libera a una transazione che evita un processo a rischio.

PALERMO – Scoppia la pace tra il comune di Palermo e il suo tesoriere, ossia la Banca nazionale del lavoro. Una pace che costa all’amministrazione Orlando ben 1,8 milioni di euro: tanto vale la transazione approvata dalla giunta Orlando e che eviterà a Palazzo delle Aquile il rischio di un processo che, con molta probabilità, avrebbe visto l’ente perdere in giudizio.

Si tratta di una vicenda annosa e che si trascina da anni: il servizio di tesoreria è formalmente scaduto nel 2011 e la Bnl ha più volte detto di non volerlo continuare. Il Comune ha provato per ben sei volte a trovare un sostituto (quattro gare e due procedure negoziate), ma senza mai riuscirci: difficoltà dovuta al fatto che, tra nuove leggi e minor giro di soldi, il servizio ormai non è più considerato appetibile, ma anche alla circostanza che il Comune ha bandito gare a condizioni poco remunerative costringendo, di fatto, la Banca nazionale del lavoro a garantire il servizio anche se contro la propria volontà.

Un tira e molla che ha spinto l’istituto bancario a decidere di citare in giudizio il Comune chiedendo danni per 3,7 milioni di euro. Un processo da cui piazza Pretoria, secondo la propria Avvocatura, sarebbe uscita con le ossa rotte tanto da accantonare 1,5 milioni in vista di una probabile condanna. E così il Comune ha deciso di dialogare con il proprio tesoriere, arrivando a un accordo caldeggiato dalla Ragioneria e approvato dalla giunta con una delibera: 1,8 milioni di euro, anche per non incorrere nella scure della Corte dei Conti.

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