PALERMO – La terza sezione civile del tribunale di Palermo, presieduta dal giudice Adriana Pandolfo, ha accolto il ricorso di una palermitana a cui era stato richiesto il pagamento di quasi 10.000 euro da una società cessionaria del credito con cui la donna non aveva avuto mai rapporti.
Palermo, 10.000 euro da una cessionaria
Come chiesto dallo studio legale Palmigiano, il tribunale ha riconosciuto che la richiesta era illegittima, dichiarando che la società non aveva titolo per pretendere la somma. La vicenda ha avuto inizio nel 2012, quando la signora ha ottenuto da una finanziaria due aperture di credito a tempo indeterminato per un totale di 3.000 euro.
Tuttavia, nel 2019, aveva ricevuto una comunicazione da un’altra società che si dichiarava cessionaria del credito e pretendeva l’immediato pagamento di quasi 10 mila euro, seguito da un decreto ingiuntivo.
Gli avvocati Alessandro Palmigiano ed Elisabetta Violante hanno contestato la procedura sia per l’applicazione di tassi eccessivamente elevati nel calcolo dell’importo che per l’assenza di prove sufficienti sulla titolarità del credito.

