Palermo, aggressione con un tirapugni alla Cioccolateria Lorenzo

Palermo, paura alla Cioccolateria Lorenzo: “Aggrediti con un tirapugni”

Ancora violenza nel centro storico. La titolare: "Addolorati e preoccupati"

PALERMO – “Siamo molto provati, impauriti, tristi. I ragazzi che lavorano da noi sono stati aggrediti e feriti, abbiamo trascorso la giornata all’ospedale, poi in caserma. E domani non apriremo, siamo sfiniti. Abbiamo esaurito risorse emotive e fisiche”. Roberta Milazzo, titolare insieme al marito Enzo della Cioccolateria Lorenzo, che si trova a pochi metri da piazza Marina, nel cuore del centro storico di Palermo, è delusa e sconfortata.

Le minacce e la violenza

I loro dipendenti hanno vissuto momenti da incubo ieri, 6 luglio, quando sono stati presi di mira da un uomo e da due giovani che hanno dato vita all’ennesimo episodio di violenza in città. “Una sorta di spedizione punitiva – racconta a LiveSicilia – messa in atto con una furia terribile. Avrebbero voluto colpire Enzo, ma in quel momento non si trovava in cioccolateria. E allora hanno picchiato i ragazzi che noi consideriamo come una famiglia”. Anche il racconto social è dettagliato e molto condiviso.

Prima le minacce in strada, vicino all’attività commerciale: “Quest’uomo abita in zona, protestava per la collocazione di un cassonetto per i rifiuti. Non è nostro, ma abbiamo comunque cercato di trovare una soluzione per evitare problemi. Non è bastato, perché poi in cioccolateria si è presentato con due ragazzi di circa vent’anni, armati di tirapugni. Io e mio marito non eravamo presenti. E’ successo il putiferio. I nostri dipendenti li hanno invitati alla calma, hanno tentato di trovare una via per non fare degenerare la situazione, ma sono stati colpiti violentemente. Dicevano che cercavano Enzo, che erano venuti per lui. E hanno continuato con le minacce. I ragazzi sono stati costretti a chiudersi dentro, a barricarsi per proteggersi”.

“Resteremo chiusi”

Nelle parole di Roberta sono tangibili il dolore e la paura: “Non eravamo certi di volere raccontare pubblicamente quello che è accaduto, ma alla fine crediamo sia la cosa giusta, perché la violenza dilagante nella nostra città riguarda tutti”.

Dal 2011, anno in cui abbiamo aperto è la prima volta che decidiamo di rimanere chiusi, ma stavolta è davvero troppo. Non abbiamo voglia di andare al lavoro domani. Il nostro luogo di pace, creato con amore e alimentato ogni giorno con estrema dedizione, è stato amaramente violato. Ed è un problema che riguarda ognuno di noi, perché gli ultimi fatti di cronaca parlano chiaro: turisti, cittadini, commercianti, vengono costantemente presi di mira”.

Al momento dell’aggressione, nel locale erano anche presenti dei clienti. “Siamo addolorati anche per loro che potevano essere messi in pericolo. Un atto di furia e la violenza immotivato. E a pagarne le conseguenze sono stati i nostri ragazzi: Peppe, Chiara, Peppino e Giovi, che ripeto, non sono soltanto dei dipendenti, ma amici e famiglia. Quando io ed Enzo siamo arrivati in ospedali hanno addirittura cercato di confortarci per il fatto di non essere stati presenti”.

Quattro dipendenti feriti

Quello che è accaduto in via Quattro Aprile è stato denunciato alle forze dell’ordine, mentre i ragazzi coinvolti sono stati trasportati al pronto soccorso e sottoposti alle cure. “Tutti hanno riportato contusioni, per fortuna le conseguenze fisiche non sono gravi – precisa Roberta -. Lo sono le ferite morali e lo choc per ciò che è accaduto. E la nostra città deve imparare a tutelarsi, a proteggersi, a costruire una rete nei confronti del territorio. La solidarietà non deve essere rivolta solo a noi, ma alla nostra Palermo, ancora in bilico. La differenza su dove andare – conclude – dobbiamo farla noi tutti”.

La solidarietà della Cisl

“Esprimiamo la nostra vicinanza ai dipendenti  del locale del centro storico, che hanno vissuto momenti di ansia e angoscia per l’ennesimo episodio di aggressione, la violenza dilagante non fa che aumentare la preoccupazione dei palermitani onesti che non tollerano che il degrado sociale,  la mancanza di rispetto delle regole del vivere civile, siano predominanti. La situazione è ormai fuori controllo. Noi non ci stiamo, bisogna reagire subito”.

Cosi la segretaria generale Cisl Palermo Trapani Federica Badami e il segretario generale Fisascat Cisl Palermo Trapani Stefano Spitalieri, esprimono la solidarietà del sindacato nei confronti dei dipendenti della Cioccolateria Lorenzo nel cuore del centro storico di Palermo. La segretaria generale Cisl Palermo Trapani Badami aggiunge: “Il fatto che un gruppo di persone pensa di poter agire indisturbato con una spedizione punitiva tentando di scoraggiare i commercianti, il fatto che, sempre ieri, l’ennesimo turista è stato preso di mira con una violenza inaudita, che lo spaccio e il consumo di droga fra i giovanissimi è una realtà consolidata in molti quartieri del centro storico ma non solo, non fa che confermare che siamo all’emergenza sociale e che Palermo ha bisogno di un piano straordinario per la sicurezza e contro il degrado e il disagio sociale, di cui discutere tutti insieme con la Prefettura. Non può essere solo demandato al lavoro delle forze dell’ordine, tutta la società civile è chiamata a reagire per riprendersi la propria città”, conclude.   


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