Palermo, apre uno sportello per supporto dei tutor ai giovani stranieri - Live Sicilia

Palermo, apre uno sportello per supporto dei tutor ai giovani stranieri

Lo sportello sarà attivo nella nuova sede del Penc, locali di un bene confiscato alla mafia
I SERVIZI
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PALERMO – Apre i battenti a Palermo lo sportello Busy per il supporto, l’assistenza e l’orientamento dei tutori di minori stranieri non accompagnati e mentori di neomaggiorenni, ma che si rivolge anche a chiunque altro svolga attività al servizio dei migranti. Lo sportello sarà attivo nella nuova sede del Penc, il Centro clinico di etnopsicologia, in via Malaspina 27, locali di un bene confiscato alla mafia.

Busy è un progetto di capacity building dell’Asp di Trapani che rientra nel Fondo asilo, migrazione e
integrazione (Fami) del ministero dell’Interno, cofinanziato dall’Unione Europea. Obiettivo del progetto è sviluppare nel territorio siciliano le competenze della pubblica amministrazione relative all’accoglienza, supporto, orientamento e inserimento sociale dei migranti attraverso la creazione di sportelli dedicati e di moduli formativi mirati alle esigenze del territorio.

“Un ‘bene comune’ a servizio di Palermo accogliente”, ha detto il sindaco Leoluca Orlando riferendosi al nuovo sportello Busy. “Ancora una esperienza di utilizzo a fini sociali di un bene confiscato alla mafia ed assegnato dal Comune: un ulteriore esempio concreto – ha concluso – in una città attenta ai giovani e accogliente”.

“È molto significativo per il progetto Busy potere inaugurare una sede anche a Palermo, territorio multietnico da sempre aperto all’accoglienza dell’altro e con una amministrazione particolarmente sensibile e ricettiva al tema dell’inclusione”, gli ha fatto eco Antonio Sparaco, responsabile del progetto e direttore dell’unità operativa complessa Centro salute globale dell’Asp di Trapani. Lo sportello palermitano si andrà ad aggiungere a quelli di Corleone, Marsala, Pantelleria e Siracusa.

“Questo momento – ha aggiunto – va a completare un percorso cominciato mesi fa con la firma dell’accordo di programma e sarà l’occasione per migliorare ulteriormente i livelli di competenza degli operatori della pubblica amministrazione, al fine di potere decodificare e fare emergere il bisogno di assistenza dei migranti che sono presenti sul nostro territorio, grazie anche alle professionalità del Penc e della Cledu”.

L’equipe dello sportello palermitano è costituita infatti da professionisti del Centro clinico di etnopsicologia (Penc) e della Clinica legale per i diritti umani (Cledu), realtà attive da anni sul territorio proprio nel campo dei servizi allo straniero. Ai tutori e mentori di cittadini di Paesi extraeuropei residenti nel territorio, come pure ai responsabili di strutture di accoglienza e chiunque si occupi a vario titolo di sostegno e integrazione dei migranti, lo sportello fornirà supporto e assistenza nelle pratiche di ordine amministrativo, ma anche per eventuali controversie di ordine legale, fino a problematiche di tipo psicologico e di integrazione sociale, rispondendo direttamente ai bisogni o orientando i richiedenti verso le strutture adeguate.

Lo sportello sarà attivo lunedì, giovedì e venerdì pomeriggio dalle 15 alle 18 e mercoledì mattina dalle 9 alle 12. Inoltre, solo su prenotazione, riceverà dalle 15 alle 18 nella sede Cledu in piazza Bologni 8. Per prenotare un incontro con l’equipe è possibile compilare l’apposito form di contatto all’indirizzo  www.progettobusy.it/prenota-un-appuntamento-allo-sportello-di-palermo , oppure scrivendo un’email a palermo.sportellobusy@gmail.com o, ancora, telefonando al 347.1580224. Il Penc (Centro clinico di etnopsicologia) svolge attività di solidarietà sociale e salute mentale rivolte a persone più vulnerabili e ai loro caregivers secondo l’approccio dell’etnopsichiatria geoclinica, attraverso una mediazione linguistico-culturale competente. Il centro ha un occhio particolare sui minori stranieri non accompagnati, le donne sopravvissute a violenza o vittime di tratta, profughi e rifugiati vittime di tortura e trauma estremo.

La Cledu svolge, senza scopo di lucro, anche in collaborazione con istituti universitari, attività di ricerca e formazione per giovani giuristi, promuovendo la tutela multidisciplinare dei diritti e delle libertà fondamentali, nelle sedi giudiziarie e extra-giudiziarie, attuando percorsi di solidarietà, inclusione e giustizia sociale. Insieme al dipartimento di Giurisprudenza gestisce dal 2015 una clinica legale nei locali dell’università, ed offre, altresì, consulenza e sostegno legale a persone migranti, richiedenti asilo, titolari di protezione, apolidi, tutori di minori stranieri e operatori dei centri di accoglienza.

IN FOTO L’EQUIPE CHE LAVORERÀ ALLO SPORTELLO


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