Il punto di Genova non aveva soddisfatto granché i tifosi rosanero che adesso che c’è il “Signor Rossi e vengo da lontano” in panchina, non riescono a porsi limiti: “ A Genova dovevamo vincere, c’è poco da discutere”…Sì potevamo farcela ed a quest’ora…ni manciavamu a Giuventus…”
La lenta scalata di posizioni in classifica non subisce soste e quando il Palermo gioca in casa la vittoria è quasi d’obbligo, anzi di più: “Loro hanno sciarra in cammaruni…e noi ne dobbiamo approfittare”.
I rischi di questo continuo gioco al rialzo sono palesi ma i tifosi non intendono rinunciare al sogno di tornare a brindare in coppa, anzi pretendono che la coppa sia quella di champagne e non di spumante: “A Sciampion….è difficile, ma na jucamui finu all’ultimu”.
In questi giorni di mercato, mentre impazza il toto-rinforzo: “Dobbiamo prendere quattro signori rinforzi, perché a Giugno non abbiamo preso a nessuno ed ora ce lo possiamo permettere”.
Frattanto, il compito più ingrato spetta alla ciurma di pirati rosanero che non possono proprio rifiatare, considerato l’infittirsi del calendario delle partite di campionato da giocare, a cui si vanno a sommare (si spera) anche i match di Coppa Italia, a cominciare dal prossimo turno di giovedì, all’Olimpico, contro la Lazio dell’ex Ballantine.
Bando alle ciance e dedichiamoci all’odierna giornata che oppone il Palermo ad una Atalanta sempre più invischiata in zona retrocessione e quindi non si può non vincere.
Lo stadio è mezzo pieno o meglio mezzo vuoto ma il tempo nefasto ha scoraggiato i più riluttanti che se la godono in tv, anche perché nel panorama televisivo mancano Inter, Giuve e Milan….quindi Forza Palermo pi tutti!!
Squalificato ed azzoppato Miccoli, ammaccato Bresciano gli innesti sono quelli di Migliaccio e Budan, senza sorprese perché lo sapevano pure a Bergamo che avremmo giocato così…
I primi minuti non sono di marca rosanero ed il diesel palermitano non sembra gradire questa aggressività da parte dei nerazzurri, osservati speciali da circa sessanta supporter in abito scuro.
Il Palermo comincia a macinare gioco ma ci sono un paio di giocatori che non sembrano proprio all’altezza delle aspettative dei tifosi di casa: “Simplicio, mi pari a mia ca cu sta firma t’assittasti….Se non vuoi stare vattinni….” Il riferimento è alle vicende contrattuali che ancora oggi non portano ad un rinnovo… “Budan….devi correre, non puoi giocare da fermo, mica è bigliardino…”.
In compenso Cavani corre per tutti e Migliaccio sembra essere, o forse lo è, ovunque!!
Manca la fantasia di Miccoli e Liverani è un po troppo lento, ma le occasioni arrivano lo stesso, peccato che il risultato non si schioda e si torna a parlare di acquisti… “Ci vuoli a punta, uno ca fa i golli, no questi ca ruorminu…”.
Alla ripresa del gioco, Succi prende il posto di Budan…ma i risultati non cambiano, tant’è che arriva la classica sentenza ad effetto: “Nisciu un muortu e trasiu un cadavere…”.
Finalmente entra Pastore ed il suo delizioso dialogo con la sfera rotante incanta subito gli spalti… “Cu palluni si ci r ari tu…”.
La manovra acquista in fantasia ed anche se l’estro di Pastore è ad intermittenza, i miglioramenti sono visibili e tangibili, finchè proprio da un duetto Pastore Cavani, nasce il fallo da dietro (ehm…scusate) che provoca il rigore, che Edinson Cavani segna dopo una palpitazione durata parecchi istanti, considerato che il portiere dell’Atalanta era riuscito ad intuire la traiettoria ed a rallentare la velocità del pallone, prima del definitivo “adagio” in fondo alla rete: Uno e Zieru!!
Il vantaggio rallenta la foga del Palermo e nonostante l’ “Atlanta” non appaia granchè pericolosa , il popolo rosanero freme…” ..stu Ferrera Quinto è tuostu”… “Doni arri tirati ca si stancu”… “Tirabuotti…finiscila”… “Cerantolo…si scimunitu”…
Insomma, è un tiro al bersaglio che dura sino alla fine delle ostilità pedatorie, allorquando i tifosi ospiti vengono accompagnati al “loro paese di origine” con una diagnosi da Influenza di Serie B.
A Palermo si continua a puntare sul…”Rossi” e si continua a vincere.