PALERMO – “Giuseppe, rimarrai nei nostri cuori”. Non è solo un messaggio di dolore quello che si legge sul grande lenzuolo davanti alla casa del bambino, ma l’urlo disperato di un quartiere intero, in lacrime per una tragedia che lo ha sconvolto. Il piccolo è deceduto a soli quattordici mesi, due giorni fa, all’ospedale dei Bambini (leggi qui). Martedì sera aveva la febbre altissima, i genitori l’hanno subito trasportato al pronto soccorso. E lì è cominciato il calvario: le sue condizioni si sono aggravate, poi sono precipitate spegnendo ogni speranza.
A stroncarlo sarebbe stata una meningite fulminante, la forma più grave che coinvolge tutti gli organi, rendendo inutile qualunque profilassi antibiotica. La sorellina di tre anni è stata ricoverata e viene tuttora tenuta sotto osservazione per una faringite, ma in base a quanto hanno già accertato i medici, sta meglio e per lei non ci sarebbe alcun rischio. “Il ricovero è stato disposto in via precauzionale – ha precisato il responsabile del dipartimento di Epidemiologia dell’Asp, Nicola Casuccio – e anche i genitori sono stati sottoposti a profilassi perché entrati direttamente a contatto col figlio”.
Un padre e una madre distrutti dal dolore e nelle ultime ore circondati dall’affetto di un quartiere che si è unito per dar forza alla famiglia. “Non avremmo mai immaginato uno strazio del genere – dice Rosi Lo Pinto, che abita nella zona -. Quando abbiamo saputo cosa è successo al piccolo Giuseppe non volevamo crederci. Fino a poche ore prima il bambino stava bene, nulla lasciava pensare ad una tragedia simile”.
La famiglia del bimbo è conosciuta da tutti a Brancaccio, anche per la parentela con Alfredo Li Bassi, che da giovane aveva recitato nel film “Mery per sempre”. “Abbiamo saputo che il piccolo non ce l’aveva fatta tramite Facebook – dice Franco Billitteri, un vicino di casa -. Alfredo ha pubblicato un video del bambino, poi un’immagine triste che annunciava la sua morte. Il nostro cuore è in frantumi, siamo addolorati per tutti loro”.
E nelle ore successive alla notizia, non sono mancati i messaggi che, attraverso social network e WhatsApp, hanno alimentato la psicosi. Due i falsi allarmi che circolano: uno riguarda il presunto stato di quarantena dell’ospedale dei Bambini, subito smentito dall’Asp, l’altro consiglia invece di non portare i propri figli a scuola per il rischio di contagio. Un’altra “bufala” nata immotivatamente, visto che gli esperti hanno già escluso qualunque pericolo di epidemia. “Si è trattato di un caso isolato – ha ribadito Casuccio – una situazione già circoscritta. Non c’è alcuna emergenza”. Sul tema è intervenuto anche il commissario dell’azienda Civico Giovanni Migliore: “Tutte le notizie che riferiscono di provvedimenti di isolamento o profilassi straordinaria adottati dall’ospedale pediatrico Giovanni Di Cristina di Palermo in relazione al recente caso di meningite batterica, sono prive di fondamento. L’attività assistenziale viene condotta, come di consueto, regolarmente e con le modalità ordinarie”.