Palermo, blitz antidroga a Brancaccio: 10 misure cautelari

Palermo, blitz antidroga a Brancaccio: scattano dieci misure cautelari

L'operazione della polizia

PALERMO – Traffico di droga a Brancaccio, smantellata un’organizzazione che operava giorno e notte, anche a domicilio. L’operazione è stata condotta nella notte dagli agenti del commissariato di zona che hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 persone.

Due sono finiti in carcere, per altri 4 sono stati disposti gli arresti domiciliari, obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per i rimanenti 4 indagati. Tutti dovranno rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio in concorso.

I poliziotti hanno documentato centinaia di episodi di spaccio per le vie del quartiere alla periferia Est del capoluogo, ricostruendo le dinamiche del gruppo criminale, la sua struttura verticistica e la suddivisione dei ruoli. La base operativa dell’organizzazione era un appartamento al piano terra di una struttura nel cuore di Brancaccio, residenza di un uomo al vertice dell’organizzazione che in quello stabile stava scontando una pena ai domiciliari.

L’uomo si faceva aiutare nell’attività da moglie e figlio. La droga non veniva custodita in casa ma all’interno di auto nella loro disponibilità parcheggiate nelle vicinanze. Le dosi venivano nascoste nel tappo del carburante o in altri luoghi considerati sicuri da parte dei pusher.

Il motore operativo del gruppo di spaccio era, però, rappresentato dall’instancabile opera di smercio dello stupefacente, realizzata, da pusher fidati, due in particolare, che per effettuare le consegne a domicilio venivano riforniti dal “capo”, di ciclomotori e telefonini di servizio. Le consegne venivano effettuate anche in comuni limitrofi a Brancaccio.

Individuati due “canali di approvvigionamento”: una donna che avrebbe fornito alcune centinaia di dosi di crack in alcuni giorni in cui il gruppo aveva esaurito le scorte e un gruppo di pregiudicati del quartiere Falsomiele. Nel corso dei servizi d’intercettazione più volte è stato ascoltato come gli indagati abbiano utilizzato messaggi in codice per riferirsi al tipo di stupefacente da spacciare, come per esempio “di giorno” e “di notte”, per indicare, rispettivamente, la cocaina e il crack, oppure “quella da fumare”, intendendo con la stessa il crack. Tra gli altri termini utilizzati sono stati impiegati anche quelli di “minuto” e “minuti”, riferiti, rispettivamente, ad una singola dose o più, ma anche quello di “panini”, chiaro riferimento ai panetti di hashish.


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