Palermo boccia l’autonomia in Europa. I dati elettorali confermano che il movimento fondato da Raffaele Lombardo non riesce ancora a radicarsi nel capoluogo. Sotto il sole della Conca d’oro, dove il partito è fuori anche dalla giunta comunale di Diego Cammarata, l’Mpa ottiene appena il 7,97 per cento. Risultato decisamente più basso rispetto a quelli delle altre province. Scontata, invece, l’affermazione a Catania. Alle falde dell’Etna, dove è nato il presidente della Regione, il partito del gabbiano arriva al 25,83 per cento. Tutte a due cifre le percentuali nelle restanti province siciliane: a Trapani totalizza il 13,03, a Messina tocca il 16,61, a Siracusa si attesta al 13,48, a Ragusa si ferma al 12,68, a Caltanissetta ha il 13,57 ed infine ad Enna vanta il 16,54 e ad Agrigento il 15,87. Il deludente risultato ottenuto a Palermo frena le aspirazioni di affermazione dell’Mpa che, a livello nazionale, sconta anche il mancato superamento dello sbarramento nonostante l’alleanza con La Destra, l’Alleanza di centro ed il Partito dei pensionati.
Opposto il risultato dell’Udc, che ottiene il risultato peggiore proprio a Catania, con il 4,75 per cento. Buona, con il 16,59 per cento, la performance degli scudocrociati a Palermo. A Trapani il partito di Totò Cuffaro ha l’11,78, a Messina il 12,17, a Siracusa il 16,03, a Ragusa l’11,84, a Caltanissetta il 9,46, ad Enna il 15,64 e ad Agrigento il 13,77. Percentuali che regalano all’Udc uno scranno a Bruxelles.
Per il Popolo delle Libertà, che elegge due europarlamentari, risultati oltre il 30 per cento in tutte le province, con l’unica eccezione di Enna, storica città ‘rossa’ dove il partito di Silvio Berlusconi non supera il 27, 58 per cento. A Palermo il Pdl ha il 36,89, a Trapani il 38,25, a Messina il 30,01, a Siracusa il 32,72, a Catania il 38,11, a Ragusa i piediellini arrivano al 35,88, a Caltanissetta al 31,82, e ad Agrigento al 35,41.
I risultati elettorali del Partito democratico nelle nove province siciliane oscillano dal 19 al 31 per cento. A Palermo e Catania il dato è piuttosto omogeneo. Il Pd, che come il Pdl elegge due parlamentari europei, nel capolguogo ha il 19,39, mentre nella città etnea la percentuale è un po’ più bassa e si ferma al 18,75 per cento. A Trapani il maggiore partito di opposizione ha il 22,65, a Messina il 20,19, a Siracusa il 24,13, a Ragusa il 26,42, a Caltanissetta il miglior risultato, con il 31,26, ad Enna il 29,03, e ad Agrigento il 24,61.
A far crescere la media di Italia dei valori, che conquista una poltrona a Strasburgo, è certamente la risposta positiva che gli elettori palermitani hanno riservato al partito dell’ex sindaco Leoluca Orlando con l’11,98 per cento di preferenze. Idv ha il 6,83 a Trapani, il 5,39 a Messina, il 6,58 a Siracusa, il 5,09 a Catania, il 5,82 a Ragusa, l’8,52 a Caltanissetta, il 4,4 ad Enna e il 3,76 ad Agrigento.
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